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Cinzia TH Torrini racconta a TvBlog la sua Terra Ribelle

Giunge stasera al capolinea su Rai1, con la settima ed ultima puntata, la prima stagione della fiction “Terra Ribelle“. Nelle scorse settimane TvBlog ha ospitato i protagonisti principali ed oggi, a poche ore dal finale, la regista ed ideatrice della serie Cinzia TH Torrini, ci parla a tutto tondo di questa fortunata fiction. Ne è

di Hit
pubblicato 9 Novembre 2010 aggiornato 21 Gennaio 2021 16:12


Foto della prima puntata di Terra ribelle su Rai1Foto della prima puntata di Terra ribelle su Rai1Foto della prima puntata di Terra ribelle su Rai1Foto della prima puntata di Terra ribelle su Rai1

Giunge stasera al capolinea su Rai1, con la settima ed ultima puntata, la prima stagione della fiction “Terra Ribelle“. Nelle scorse settimane TvBlog ha ospitato i protagonisti principali ed oggi, a poche ore dal finale, la regista ed ideatrice della serie Cinzia TH Torrini, ci parla a tutto tondo di questa fortunata fiction. Ne è uscita una conversazione di ampio respiro in cui abbiamo trattato della genesi di questa serie, del suo futuro, delle polemiche e del successo di ascolto. Buona lettura!

Stasera “Terra Ribelle” giungerà al suo finale. Quanta è durata la gestazione di questa fiction e quali difficoltà ci sono state nel realizzarla?

“Ho iniziato a pensare a Terra Ribelle nell’estate del 2004. L’idea era di fare una fiction ambientata nel 1800 in Maremma, che avesse però anche il sapore del western. Non volevo rifare solo una storia in costume, visto che avevo già dato con Elisa, volevo cercare di aprire un nuovo genere, renderlo come una saga, romanzarlo. Dopo l’approvazione del progetto da parte di RaiFiction, ci sono voluti un po’ di anni. Ha preso poi definitivamente il via quando c’è stata l’idea di andarla a girare in Argentina, perché qua in Italia sarebbe stato inverno e complicatissimo realizzarla. Le difficoltà sono quelle che si incontrano naturalmente quando si vuole fare un progetto di qualità, dove ci sia tutto. Un film con il 70% di scene in esterni vuol dire grande difficoltà, non a caso ci abbiamo lavorato fino all’ultimo minuto e lo dico letteralmente.”

Quante volte si è presentato il fantasma di “Elisa di Rivombrosa” sul set ?

“Nella storia e in tutta la fase di scrittura tutte le volte che c’era una scena che a me ricordava Elisa di Rivombrosa la facevo cambiare. Ho cercato di stare sempre lontana da Elisa di Rivombrosa. Quello che c’è di Elisa in Terra Ribelle è un pochino più presente nella prima puntata, nella parte più nobile “fiorentina” e questo anche per entrare gradatamente in quello che avevo in mente. Anche perché in Rai avevano paura di una storia troppo con i colori del western, che secondo loro non sarebbe piaciuta al pubblico femminile. Io con Terra Ribelle volevo creare un nuovo genere, una specie di “romantic western” cioè un western che avesse anche una parte melò.”

Come mai ha deciso di puntare sul western ?


LOCANDINA TERRA RIBELLECome mai ha deciso di puntare sul western ?

“Sono una fan di questo genere, sia perché mi piacciono i cavalli, sia perché mi piace l’avventura, l’azione e i paesaggi, tutti ingredienti tipici del western.”

Fra i registi di questo genere quale preferisce ?

“Sono una grande fan di Sergio Leone. “

La fiction sta andando molto bene in termini di ascolti ma era sicura di questo successo ?

“Per fortuna io ho i miei sondaggi personali che mi dicevano tutto il bene possibile. Non durante le riprese perché questo uno non lo nota ma dopo il montaggio quando c’è il lavoro di post produzione. Vedere i tecnici, che di solito guardano il girato muto, chiedere il sonoro per seguire la storia e poi in parallelo i rumoristi chiedere notizie sull’evolversi della storia sono segnali che avevo avuto anche con Elisa e da questo ho capito che la fiction avrebbe avuto un buon seguito. Questa è poi una storia che può piacere, per tutta una serie di motivi anche agli uomini. Molte persone che ho incontrato mi han detto che solitamente non guardano molto la televisione ma Terra Ribelle la seguono. Essere riusciti ad avere pubblico nuovo è, secondo me, molto importante.”

Ci sono state polemiche su alcune scene hot, come risponde a quelle critiche ?

“Di film per la TV ne ho fatti davvero parecchi e quando giro sento la responsabilità di quello che faccio e credo di sapere come fare per non urtare la sensibilità di nessuno. Non credo di essere morbosa e nemmeno di fare scene violente. La scena della quarta puntata era per me l’immagine del primo amore. Poi il pubblico che mi conosce sa che ho sempre avuto grande responsabilità verso chi guarda, anche in Elisa c’erano scene sensuali ma non è mai successo niente. Ci sono tante cose che passano ad ogni ora, con immagini gratuite secondo me molto più volgari che meriterebbero altro che il bollino rosso.”

Ci dobbiamo aspettare altre scene particolarmente sensuali per l’ultima puntata in onda stasera ?

“Lascio la suspance.”

Andare in onda due volte la settimana ha secondo lei nuociuto alla fiction ?

“Secondo me si. Posso essere d’accordo sulle prime due puntate in una settimana per far entrare meglio il pubblico nella storia ma poi, per darle più respiro, era meglio la puntata unica settimanale. La concentrazione della messa in onda ha secondo me poi dato meno visibilità a tutti i componenti del cast, perché avendo 3 doppiette ha un po’ accorciato i tempi della messa in onda. Se dovessi fare per esempio il paragone con Elisa, andando di settimana in settimana ci fu modo di promuovere meglio la storia e un po’ tutti gli attori del cast. “

Una delle sue grandi scommesse è Rodrigo Guirao Diaz che ora è già pronto per nuovi progetti. Quali sono alcuni aneddoti che porterà nel cuore di lui?

“Mi ricordo il primo provino quando è arrivato ed è andato in un angolo e “boom”, dette un pugno fortissimo ad una parete per scaricare la tensione ed entrare meglio nel personaggio. Ricordo che io e le persone presenti rimanemmo shoccate, poi per fortuna non ne ha più dati di pugni ai muri (ride, ndr).”

Cosa la colpì di Rodrigo ?

“Mi colpì molto lo sguardo, poi il suo sorriso. Cercavo un personaggio che fosse simpatico, guascone e principalmente solare e lui aveva queste caratteristiche. Poi finite le riprese ci siamo chiusi in sala di registrazione ad incidere la canzone di cui anche voi avete parlato, su cui ho investito io personalmente e che vedo va fortissimo su youtube. Di solito in Argentina si fermavano scolaresche che lo volevano salutare e che volevano suoi autografi, ora mi dice che lo fermano anche le nonne per complimentarsi con lui e questa cosa lo rende molto felice e sentirsi dire anche “bravo” oltre che “bello” è per lui motivo di grande soddisfazione.”

Come è arrivata a questo cast ?

“Ho fatto tantissimi provini perché questa fiction ha avuto una gestazione lunga. Devo dire che poi alla fine questo è il cast perfetto.”

Un cast che le ha dato quindi grandi soddisfazioni

“Assolutamente si dalla bravissima Anna Favella. Poi una mia grande soddisfazione è stata anche aver dato un ruolo da protagonista ad un attore completo ed a tutto tondo come Fabrizio Bucci a cui non era stata data ancora la possibilità di un ruolo di primo piano. Sabrina Garciarena, lei è quella che ho cambiato davvero più di tutti, perché a me piace cambiare gli attori e riuscire a tirare fuori qualcosa di nuovo. Vedere la cattiveria in lei, che è la persona più dolce di questo mondo, è stato bellissimo. A me piace moltissimo plasmare gli attori e tirar fuori le loro qualità anche più nascoste.”

Domanda d’obbligo alla vigilia dell’ultima puntata: dirigerà una seconda serie di Terra Ribelle? E se si con il medesimo cast ?

“Sulle seconde io non parlo mai a priori. Prima la storia e poi il resto. Come cast sicuramente, i quattro protagonisti sono stati molto amati dal pubblico. E’ molto interessante che siano piaciuti anche gli antagonisti, oltre che i due protagonisti “buoni”. Questo gioco d’incastri fra i due buoni ed i due cattivi ha funzionato davvero benissimo, quindi ce li vedo benissimo anche per una eventuale seconda serie.”

La Rai ad adesso le ha chiesto una seconda serie di Terra Ribelle ?

“Sento che ne parlano, ma ufficialmente non me l’hanno ancora chiesto. Quando c’è un pubblico che ama un prodotto non credo che ci siano dei rischi a farne una seconda serie, l’importante che sia fatta bene come la prima, che cioè non si abbassi sulla qualità principalmente. Una cosa che sostiene il mio lavoro è sempre la qualità, penso che il pubblico si accorga di questo aspetto, soprattutto quel pubblico nuovo di cui parlavamo prima. “

Ci sono altri progetti su cui sta lavorando ?

“Per il momento no. La confezione di “Terra ribelle” mi ha impegnato fino all’ultimo e non mi ha dato modo di pensare a nient’altro.”

Fra lavori nati, cresciuti e diretti da lei, ce ne sono stati altri che ha solo diretto. Cosa ci deve essere in un progetto per farle accettare la regia ?

“Finita la lavorazione delle prime 6 puntate di Elisa 2 mi è venuta voglia di fare questo progetto e tutto quello che ho fatto l’ho fatto per riuscire a realizzare Terra ribelle. Chiaro poi che uno non può restare 5 anni senza far nulla, infattimentre scrivevo Terra ribelle ho diretto Donna Detective che è un progetto che mi ha divertita moltissimo e che ho seguito fino in fondo. Mentre aspettavo che potesse partire Terra ribelle mi han proposto “Tutta la verità” con Vittoria Puccini, un altro lavoro che mi è piaciuto moltissimo fare. Quindi se oltre ai progetti che partono da me mi si propongono delle storie in cui credo ed in cui mi posso identificare, come questi due che ti ho menzionato, li accetto di sicuro.”

Come va secondo lei la fiction in questo periodo nel nostro paese e quale le è piaciuta di più ?

“In quest’autunno direi che funziona bene, soprattutto certa fiction che vedo sta vincendo sui reality. La fiction da modo ai telespettatori di ritrovarsi come identità. Poi anche la fiction risente del periodo che sta attraversando il paese, cioè con meno soldi e quindi con meno investimenti e progetti. Un titolo non lo saprei fare, sono stata 9 mesi in Argentina e negli ultimi mesi sempre in sala di montaggio, quindi ho visto pochissimo.”

Preferisce lavorare con attori sconosciuti al grande pubblico o attori già affermati per i suoi lavori ?

“Dipende anche dalle storie. In Terra ribelle per esempio mi servivano 4 giovani ragazzi ed era difficile trovarli già affermati e quelli che c’erano erano tutti occupati. Però mi piace provare attori nuovi perché è bello avere materiale da plasmare. Con gli attori con cui ho già lavorato in passato c’è una grande affinità, per esempio con Vittoria Puccini in “Tutta la verità” ricordo che ci capivamo con uno sguardo.”

Che nomi di attori già affermati aveva in mente per Terra ribelle?

“Per esempio Marco Bocci che poi ha iniziato a fare Romanzo criminale, ma son passati un po’ di anni dai provini quindi non mi ricordo (ride, ndr).”

Qual è stato, se c’è stato, un film che l’ ha fatta innamorare di questo mestiere ?

“Mi sono innamorata del mio lavoro con il cinema tedesco, in particolare i film di Werner Herzog. Erano sempre personaggi che sfidavano le cose, per esempio “Fitzcarraldo” oppure “Aguirre furore di Dio”, non a caso ho fatto un’ accademia di cinema in Germania.”

Terra Ribelle sta andando in onda con il bollino rosso, l’avevano avvisata di questa decisione, e crede che abbia penalizzato l’audience ?

“Per me è stata una sorpresa, nessuno me l’ha detto, l’ho vista in onda. Mi ha spaventata, anche perché il rosso è il colore che attrae e poi sinceramente credo che abbia tagliato un po’ le ali a Terra ribelle. Non ho capito, ma posso giustificare la Rai che ha dovuto sottostare a dei regolamenti. Un altro episodio che credo abbia nuociuto a Terra ribelle c’è stato alla prima puntata quando è stato mandato il primo nero pubblicitario in un frangente a mio giudizio sbagliato, in un momento cioè di pathos mentre stava per succedere qualcosa che però in questo caso non ha aiutato la fiction. “

Il direttore di RaiFiction Fabrizio Del Noce è soddisfatto dei risultati di Terra ribelle ?

“Lui è entusiasta di questo progetto perchè è uno dei primi che ha sentito suo, non tanto al momento della scrittura, ma quando siamo partiti con la scelta del cast, le ambientazioni, l’ho sempre tenuto informato, quindi è stato molto partecipe a questo progetto. Poi c’era alla visione della prima puntata quando eravamo con tutto il cast, invece sui risultati auditel non mi ha chiamato nessuno dalla Rai, in verità li ho saputi leggendo voi.”

Cosa ci dobbiamo aspettare per l’ultima puntata di Terra ribelle in onda stasera su Rai1 ?

“L’ultima puntata sarà molte forte come emozioni, perché quando racconti una saga alla fine tiri tutte le fila della storia e quindi arrivi al culmine. Io sono una che vive i propri lavori fino in fondo, mi emoziono a rivederli, insieme ai miei collaboratori e spero che si emozionino anche i telespettatori che ci guarderanno stasera su Rai1.”

Grazie a Cinzia Th Torrini per aver accettato di rispondere alle nostre domande, grazie per l’estrema cortesia con cui ci ha concesso questa intervista ad ora tardissima dopo una giornata massacrante di lavoro. Un sincero in bocca al lupo da parte di TvBlog per tutto. Ed a proposito di Sergio Leone, citato da Cinzia quale suo regista preferito assieme al genere western, chiudiamo con una delle scene più belle del cinema mondiale e western in particolare, il finale del film “C’era una volta il west” diretto da Sergio Leone. Vediamo l’arrivo del treno a Sweet Water e la prosecuzione della costruzione della ferrovia verso il west, il progresso che avanza e soffoca il vecchio west, scena con la memorabile colonna sonora del Maestro Ennio Morricone: