Maroni contro Saviano: “Infamie sulla Lega, devo replicare”
Nel monologo sulle mafie di ieri Saviano non ha fatto nomi, nessuna rivelazione sconvolgente, ha semplicemente raccontato cose che anche nei nostri paludati telegiornali sono filtrate: la criminalità organizzata, in particolar modo la ‘ndrangheta, è pesantemente infiltrata nel nord Italia. I proventi delle attività criminali vengono reinvestiti con la complicità di imprenditori lombardi che o
Nel monologo sulle mafie di ieri Saviano non ha fatto nomi, nessuna rivelazione sconvolgente, ha semplicemente raccontato cose che anche nei nostri paludati telegiornali sono filtrate: la criminalità organizzata, in particolar modo la ‘ndrangheta, è pesantemente infiltrata nel nord Italia. I proventi delle attività criminali vengono reinvestiti con la complicità di imprenditori lombardi che o hanno capito quanto sia conveniente fare affari con i “terùn” o vengono intimiditi e da lì convinti con una facilità disarmante.
Davvero c’era qualcuno che prima della puntata di ieri sera di Vieni via con me non sapeva della capacità di penetrazione delle mafie nel Italia del nord ricca produttiva? Probabilmente no, ma se lo dice Saviano in un programma con 9 milioni di ascoltatori, cambia tutto, soprattutto se lo scrittore chiama in causa la Lega Nord. Nessuna accusa specifica, quanto l’esposizione dell’elementare sillogismo: “al Nord c’è la Mafia“, “al Nord governa la Lega” quindi “la Lega ha rapporti con la Mafia“.
La reazione del Ministro degli Interni Roberto Maroni, fra l’altro l’uomo che comanda anche gli uomini che fanno parte della scorta che protegge Saviano, è veemente.
Sono accuse infamanti, vorrei un faccia a faccia con lui per vedere se ha il coraggio di dire quelle cose guardandomi negli occhi. Chiedo risposta anche a nome dei milioni di leghisti che si sono sentiti indignati dalle insinuazioni gravissime di Saviano e quindi auspico che mi venga concesso lo stesso palcoscenico per replicare ad accuse così infamanti che devono essere smentite.
La richiesta sarà accolta? Molto difficile. L’unica cosa garantita è un nuovo battage pubblicitario scatenato dalle polemiche politiche attorno al programma con l’Italia dei Valori che è già scesa in campo per difendere Saviano con Leoluca Orlando:
Dal ministro arriva un’intollerabile intimidazione ad uno scrittore che vive sotto scorta per la sua denuncia coraggiosa di tutte le mafie. Il ministro dell’Interno, invece di reagire in maniera scomposta, faccia pulizia all’interno del suo partito e cacci i disonesti. Per la carica che ricopre avrebbe l’obbligo morale di elogiare chi predica l’onesta e lotta contro la criminalità.