Le cose che restano – Da Lunedì su Rai1 con Paola Cortellesi e Claudio Santamaria
Dopo la sequenza di successi incassati con “Terra Ribelle”, “Mia Madre” e “Paura Di Amare” lunedì 13 dicembre in prima serata Rai1 calerà un nuovo importante asso nella manica con la prima delle 4 puntate (da 95′) de “Le cose che restano“. Un progetto diretto da Gianluca Maria Tavarelli da considerare come la terza parte
Dopo la sequenza di successi incassati con “Terra Ribelle”, “Mia Madre” e “Paura Di Amare” lunedì 13 dicembre in prima serata Rai1 calerà un nuovo importante asso nella manica con la prima delle 4 puntate (da 95′) de “Le cose che restano“. Un progetto diretto da Gianluca Maria Tavarelli da considerare come la terza parte di un percorso complessivo partito con “La vita che verrà” e “La meglio gioventù” per raccontare l’Italia dal dopoguerra ad oggi.
La produzione Rai Fiction (con la partecipazione di France Tèlèvisions e Mpf), già presentata con successo all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma, riunirà nel cast importanti nomi tra cui Paola Cortellesi (Nora) , Claudio Santamaria (Andrea), Lorenzo Balducci (Nino) ed Antonia Liskova (Francesca). “Le cose che restano” prende il titolo da un verso di una poesia di Emily Dickinson e racconterà di quelle cose che sopravvivono al dolore, al tempo, alla disgregazione e di quelle che rimangono dopo che la realtà è cambiata e si è trasformata.
Si parlerà infatti, attraverso una famiglia che si spezza dopo un importante lutto e si ricompone poi trasformata, di molti dei temi importanti del mondo contemporaneo con un passo narrativo molto disteso. In questo romanzo televisivo, prodotto da Angelo Barbagallo per Bibi Film Tv, si racconterà l’Italia di oggi in un modo profondo delineando incertezze, fragilità ma anche speranze e la capacità di amare.
Dopo il salto alcune dichiarazioni degli sceneggiatori Sandro Petraglia e Stefano Rulli e dei protagonisti Paola Cortellesi e Claudio Santamaria con delle foto dal set de “Le cose che restano”:
Gli sceneggiatori Sandro Petraglia e Stefano Rulli raccontano di aver scritto una decina d’anni fa per la RAI un soggetto in otto parti, dalle cui prime quattro parti (che arrivavano al 1960) nacque la miniserie “La vita che verrà“. Il periodo dagli anni ’60 agli anni ’80 divenne poi l’indimenticabile “La meglio gioventù“, con la regia di Marco Tullio Giordana.
“A questo punto non ci restava che raccontare – spiega Sandro Petraglia – dopo ‘i nostri padri’ e ‘noi’ anche ‘i nostri figli’, la generazione che oggi va dai venti ai trentacinque anni. Di quest’idea avevamo parlato ad Angelo Barbagallo, però dopo La meglio gioventù per qualche anno non siamo riusciti a trovare una storia, un soggetto, che ci facesse ‘vedere’ i personaggi. Fino al momento in cui abbiamo sentito che potevamo raccontare tre fratelli. Da lì è nato Le cose che restano.”
Paola Cortellesi ne “Le cose che restano” tornerà così a lavorare con il regista Gianluca Tavarelli dopo “Non prendere impegni stasera” e la miniserie di Canale5 “Maria Montessori”. L’attrice, prima dello sbarco su Canale5 alla conduzione di “Zelig”, non ha avuto dubbi nell’accettare questo ruolo:
“Quando mi ha chiamato per Le cose che restano non avevo avuto proprio nessun dubbio. C’era una sceneggiatura scritta da due autori straordinari come Rulli e Petraglia, una storia bellissima secondo me e secondo tutti. Il film affronta indubbiamente un sacco di temi attuali, anche scomodi e non facilissimi da esprimere. Una storia complessa che può accadere, e che magari è accaduta, a persone che noi non conosciamo e chissà se mai le incontreremo?”
Entusiasta del risultato del prodotto anche Claudio Santamaria che interpreterà Andrea:
“Andrea è un omosessuale, che ho interpretato senza il bisogno di caratterizzazioni macchiettistiche da gay. Di solito si tende sempre a ridicolizzare un’omosessualità che ancora non si riesce ad accettare. Il set di Tavarelli era molto armonioso, un’atmosfera da ottimo cinema. È un regista che cura molto la recitazione e ha scelto attori fantastici, con alcuni dei quali avevo già avuto la fortuna di lavorare. Tavarelli ci ha dato la possibilità di recitare con gli sguardi, con i silenzi in una tv che come sappiamo è dominata da i dialoghi a raffica.”
Il cast artistico vedrà inoltre protagonisti: Lorenzo Balducci–Nino; Ennio Fantastichini–Pietro; Antonia Liskova–Francesca; Leila Bekhti–Alina; Farida Rahouadj–Shaba; Daniela Giordano–Anita; Alessandro Sperduti–Lorenzo; Valentina D’Agostino–Valentina; Enrico Roccaforte–Vittorio Blasi; Maurilio Leto–Alberto; Karen Ciaurro–Lila con la partecipazione di Vincenzo Amato (professor Nicolai), Thierry Neuvic (Michel) e Francesco Scianna (Cataldo)
Fotografia: Roberto Forza; Scenografia: Sonia Peng; Costumi: Claudio Cordaro; Suono: Remo Ugolinelli, Fulgenzio Ceccon, Alessandro Palmerini; Montaggio: Alessandro Heffler; Musica: Marco Betta; Direttore di produzione: Ivana Kastratovic; Produttore esecutivo: Gaetano Daniele; Produttore Rai: Fabrizio Zappi.
Le cose che restano – foto dalla fiction di Raiuno con Paola Cortellesi e Claudio Santamaria