Mentana a Libero: “Non punto su Avetrana o sul Bunga Bunga. A gennaio uno show di traino”

Enrico Mentana, col quale ci siamo complimentati pochi giorni fa per i 100 giorni di conduzione e di successi, ha rilasciato un’interessante intervista ad Alessandra Menzani di Libero. Parla senza peli sulla lingua di La7, del suo compenso, della linea editoriale del Tg La7 e dell’arrivo della moglie Michela Rocco di Torrepadula su La7D. Sul suo telegiornale diverso dagli altri, dice:

Su La7 ho puntato sulla politica perché ultimamente è vivacissima. Sullo scontro, non sul Bunga Bunga. Niente soft news, niente sfilate. Definisco il mio tg libero e informato. Non credo di aver tolto nulla nè al Tg1 nè al Tg5: ci guardano persone che avevano smesso di guardare il tg alle 20. […] Il Tg5 ha un ascolto molto ampio e popolare, io non mi vergogno a dire che a La7 non ho quasi mai pronunciato la parola Avetrana. Non ho usato ingredienti facili, non per snobismo, sappiamo benissimo che passata una certa soglia si è parlato di Sarah Scazzi non per cercare la verità ma perché faceva ascolto. Ho lavorato al Tg5 per 13 anni…

Rivela che tra poco approderà alla conduzione del tg serale una donna, che si alternerà a lui. Non vuole fare il nome, ma garantisce che non sarà una persona “rubata” agli altri. Ha trovato una redazione nutrita, di professionisti, quindi non ha bisogno di cercare altra gente fuori. Chicco conferma poi le voci che vorrebbero l’inizio di uno show nel preserale di La7, a fare da traino al tg. Potrebbe essere Geppi Cucciari a condurlo. Per quanto riguarda la moglie Michela Rocco di Torrepadula a La7D, Mentana precisa:

Non parlerei di parentopoli, da tempi non sospetti mia moglie aveva un accordo con il gruppo autorale… Non vorrei che si dicesse che io imbuco la mia compagna

Sarà un programma di cucina, ma il giornalista sottolinea che non sarà mai ospite del programma, perché gli piace separare lavoro e privato.

Una domanda sul suo compenso. A Mediaset, dopo l’addio, si seppe che guadagnava un milione e duecentomila euro l’anno. Nella tv di Telecom ha accettato un contratto di 320 mila euro lordi l’anno, ma con un premio sulla percentuale degli ascolti:

Si, sono messo bene. Ma poteva anche andarmi male. Guadagno e ho fatto guadagnare la rete. Diciamo che se vado avanti così a fine anno triplico lo stipendio…