Home Io canto - Generation Gerry Scotti e Roberto Cenci a TvBlog: “Io canto ha trovato la sua identità. Torneremo puntando più sugli adolescenti”

Gerry Scotti e Roberto Cenci a TvBlog: “Io canto ha trovato la sua identità. Torneremo puntando più sugli adolescenti”

Al termine della finalissima della seconda edizione di Io canto, vinta dalla 14enne di Carmignano Benedetta Caretta (intervistata da TvBlog), abbiamo incontrato il conduttore Gerry Scotti e il direttore artistico e regista Roberto Cenci per un bilancio di questa stagione. Entrambi hanno confermato che ci sarà una terza edizione del talent show e Gerry ha

di share
pubblicato 12 Dicembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 10:23


Io Canto - La finale dell'11 dicembre 2010
Io Canto - La finale dell'11 dicembre 2010
Io Canto - La finale dell'11 dicembre 2010
Io Canto - La finale dell'11 dicembre 2010

Al termine della finalissima della seconda edizione di Io canto, vinta dalla 14enne di Carmignano Benedetta Caretta (intervistata da TvBlog), abbiamo incontrato il conduttore Gerry Scotti e il direttore artistico e regista Roberto Cenci per un bilancio di questa stagione. Entrambi hanno confermato che ci sarà una terza edizione del talent show e Gerry ha definitivamente ufficializzato la pax televisiva con Antonella Clerici. Il conduttore pavese infine, ha anticipato che tra qualche mese tornerà in qualità di giurato a Italia’s got talent con Maria De Filippi ma prima, a partire da mercoledì 15 dicembre, lo vedremo insieme a Michelle Hunziker a Paperissima.

Qual è il bilancio di questa seconda edizione di Io canto?

Gerry Scotti: “Positivo. Il rischio poteva essere quello che quando prendi la mano nel trattare argomenti come la delicatezza dei bambini e dei sentimenti, potessi non emozionarti più come il primo anno. E dobbiamo anche precisare che la prima edizione non si è tenuta l’anno scorso, ma pochi mesi fa: io e Cenci abbiamo fatto 24 puntate in meno di 365 giorni. Nonostante la reiterata proposizione di questo tipo di programma anche da parte di altri, siamo riusciti a emozionarci ancora e a mostrare questi sentimenti a casa a conferma che la materia prima era buona”.

Roberto Cenci: “L’azienda e in particolar modo l’editore so che crede molto in questa trasmissione. L’edizione scorsa era andata bene pur contro una corazzata come quella di Milly Carlucci con Ballando con le Stelle, e la scelta di collocarci in autunno era proprio per riconfermare la forza di Io canto. E’ vero, sono arrivati anche altri programmi con i bambini, ma per esempio su Canale 5, Chi ha incastrato Peter Pan? era un prodotto completamente diverso rispetto al nostro”.

Come giudicate gli ascolti?

G.S.:”Tutti questi programmi compreso il nostro si sono mantenuti su un ottimo livello, nonostante questo sia per la televisione un periodo di grande incertezza. C’è una grande frantumazione, c’è grandissima difficoltà di capire e valutare come leggere i dati, siamo ad una sorta di anno zero della tv. Sono convinto che un 21-22% fatto in queste condizioni possa tranquillamente valere un 27-28% fatto in altri periodi precedenti”.

R.C.: “Dobbiamo anche dire con onestà che noi abbiamo avuto una serie di sfortune come la cronaca del caso Scazzi e poi con la scomparsa di Yara contro cui nessuno, non solo noi, poteva nulla. Del resto ha quasi triplicato gli ascolti di Retequattro, rete che mediamente fa il 7-8% di share. Al di là del dato in sè, sappiamo di aver fatto un buon ascolto e in azienda sono tutti contenti. Pensiamo di aver fatto un buon programma ed è questa è la cosa importante”.

Benedetta Caretta vince Io Canto 2
Foto di Benedetta Caretta, vincitrice di Io canto 2
Foto di Benedetta Caretta, vincitrice di Io canto 2
Foto di Benedetta Caretta, vincitrice di Io canto 2
Foto di Benedetta Caretta, vincitrice di Io canto 2
Foto di Benedetta Caretta, vincitrice di Io canto 2

Io canto 2 - vince Benedetta Caretta
Quando parlate di altri programmi nello stesso periodo, vi riferite senz’altro a Ti lascio una canzone. Come sono i rapporti ora con Antonella Clerici?

G.S.: “Devo registrare una pax televisiva con la signora Clerici. Ci siamo resi ciascuno gli onori delle armi (e il creatore del programma che lei presenta non a caso è Roberto Cenci). Loro hanno continuato a realizzare bene Ti lascio una canzone, ci hanno messo i loro sapori che, complici la conduzione della Clerici, sono risultati diversi rispetto al nostro programma. Io poi non presento come Antonella e questo rende ulteriormente differente Io canto dalla sua trasmissione. Perchè pensare che non possano convivere entrambi? E’ come credere che due buoni ristoranti sulla stessa via non possano esistere di una sana concorrenza, soprattutto quando i loro sapori sono diversi”.

R.C.: “Esattamente. Ti lascio una canzone è nato in modo diverso da Io canto, come passaggio di testimone delle canzoni di un’epoca ai ragazzi di oggi. Io canto invece è nato e cresciuto come un vero talent show su ragazzini di 13-14-15 anni, più grandi rispetto all’età di quelli di Rai 1”.

Io Canto - Alessia Labate
Continuerete su questa scia anche la prossima edizione?

G.S.: “Sono convinto che per il reclutamento della prossima edizione, al di là dei sapori che piacciono tipo la Sara Musella, Bozzato che fa il presentatore o Davide Caci e il suo ‘sguardo assassino’, dovremo andare decisamente sulla strada dall’adolescenza in poi. Giusto per capirci, dai 12 anni di Alessia Labate che sembra Sandy Show quando ne aveva 23″.

Più vicino ad Amici?

R.C.: “Sono due programmi diversi. Amici è una scuola, hanno varie discipline (noi una sola) e vanno in onda anche tutti i giorni con una sorta di reality. In più i loro partecipanti debbono avere minimo 18 anni. Noi invece mettiamo a disposizione di ragazzi che hanno dai 12 ai 15 anni, la possibilità di emergere attraverso il nostro programma. Se questo servisse a colmare un buco che c’è attualmente in Rai e se avessi la possibilità di realizzare un Festival di Sanremo, lo farei proprio mettendoci ragazzi di 14-15 anni. Come accaduto con Eros Ramazzotti, Laura Pausini, Anna Tatangelo, Ron, Nada, Gigliola Cinquetti, Gianni Morandi, Rita Pavone e tanti altri. Questi sono ragazzi che si divertono qui ma continuano ad andare regolarmente a scuola, non hanno pretese di nessun tipo”.

G.S.: “Il fatto che piangessero abbracciandosi tutti non da stasera ma da tre giorni vuol dire che quello che mancherà loro sarà questa esperienza, non il fatto di aver vinto o perso. Cosa che io stesso faccio fatica a raccontare a chi me lo chiede”.

R.C.: “Mi è piaciuta molto una cosa stasera. Tutti i genitori dei ragazzi sono andati ad abbracciare quelli di Benedetta Caretta per la sua vittoria. Ecco, questa è la dimostrazione della grande famiglia che si è creata qui, non solo tra i ragazzi”.

Io canto 2 - vince Benedetta CarettaSu Benedetta cosa ci dite?

G.S.: “Poteva già vincere l’anno scorso se non avesse avuto contro quel fenomeno di nome Cristian Imparato. Noi stessi alla seconda puntata avevamo capito che potevamo andare a casa perchè non ci sarebbe stata storia. Quest’anno perlomeno la gara è stata vissuta fino alla fine, poichè la Olariu era lì e Casillo, se non si fosse fatto prendere dall’emozione nelle ultime due serate, avrebbe preso qualche voto in più. Benedetta ha vinto con un largo scarto rispetto agli altri, a dimostrazione di quanto il pubblico fosse concorde su di lei”.

R.C.: “Rispetto alla scorsa edizione è migliorata tantissimo perchè ha studiato, prima con Pitteri e poi con altri insegnanti. Già era brava l’anno scorso, quest’anno è arrivata e ha dimostrato tutto il suo valore”.

Ora Gerry torna da mercoledì 15 dicembre con Paperissima. E poi con Italia’s got talent?

G.S.: “Sì, ci sarà una bella edizione di Paperissima e poi tra qualche mese con Maria penseremo a Italia’s Got Talent. Sarà, come accade con British e America’s e come prevede il format internazionale, itinerante in molti teatri in giro per l’Italia. Ci metteremo d’impegno per creare una seconda edizione che spero non deluderà il pubblico che ci ha seguito lo scorso anno”.

mb

Canale 5Gerry ScottiIo canto - Generation