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Sky sul DTT: l’AgCom respinge l’eccezione di Romani

Il Ministro Romani non è convinto che Sky possa operare sul Digitale Terrestre, questo è chiaro da parecchi mesi, ma ancora una volta ha visto le sue eccezioni respinte. L’AgCom ha infatti stabilito, stando alle indiscrezioni pubblicate da Milano Finanza, che nonostante la proprietà di Sky Italia sia “americana” (Murdoch è cittadino statunitense) non si

pubblicato 14 Dicembre 2010 aggiornato 5 Settembre 2020 10:18


Il Ministro Romani non è convinto che Sky possa operare sul Digitale Terrestre, questo è chiaro da parecchi mesi, ma ancora una volta ha visto le sue eccezioni respinte. L’AgCom ha infatti stabilito, stando alle indiscrezioni pubblicate da Milano Finanza, che nonostante la proprietà di Sky Italia sia “americana” (Murdoch è cittadino statunitense) non si possa applicare il principio di reciprocità per escluderla dal beauty contest per l’assegnazione delle frequenze.

Al ministero è venuto il dubbio, diciamo così, che non essendo assicurata ad un gruppo italiano la possibilità di vedersi assegnato spazio nell’etere negli USA consentirlo a Sky sarebbe quantomeno sconsigliabile, se non vietato, dalla normativa vigente. Secondo l’interpretazione fornita dall’autorità guidata da Corrado Calabrò non è così. Tanto più che nel nostro paese esiste già un precedente: l’acquisizione da parte dell’egiziana Orascom della compagnia telefonica Wind sulla quale nel 2005 non venne sollevata alcuna eccezione.

Questo nonostante la Wind fosse il terzo gestore mobile italiano e detenesse, all’epoca, un contratto di fornitura con lo stato per la telefonia. Insomma, ora non resta che attendere il parere del Consiglio di Stato, che dovrebbe arrivare giovedì e (Romani permettendo) dovrebbe mettere fine definitivamente alle resistenze opposte all’ingresso di Sky quantomeno al beauty contest.