Tv locali contrarie all’anticipo dello Switch-Off
L’associazione delle tv locali è contraria all’anticipo dello switch-off auspicato dall’AgCom e per il quale Dgtvi si è detta pronta. La Federazione Radio Televisioni contesta l’eventuale accelerazione del calendario che punterebbe a chiudere l’intera digitalizzazione del territorio nazionale per la fine del 2011 invece che per il 2012. Troppo costoso, per le reti locali che
L’associazione delle tv locali è contraria all’anticipo dello switch-off auspicato dall’AgCom e per il quale Dgtvi si è detta pronta. La Federazione Radio Televisioni contesta l’eventuale accelerazione del calendario che punterebbe a chiudere l’intera digitalizzazione del territorio nazionale per la fine del 2011 invece che per il 2012. Troppo costoso, per le reti locali che hanno scarsi mezzi finanziari, il dotarsi più rapidamente delle tecnologie necessarie a far ricevere il loro segnale anche in digitale terrestre.
La richiesta dell’Agcom di anticipare lo Switch-off alla fine 2011 anziché del 2012, non trova d’accordo l’Associazione Tv Locali della FRT. Le penalizzanti disposizioni normative a carico delle tv locali introdotte con la Legge di Stabilità impongono un ripensamento del processo di digitalizzazione.
Le norme introdotte, infatti, cambiano le regole in corsa e il futuro stesso delle emittenti locali è seriamente in bilico. Il Presidente dell’Associazione Tv Locali FRT, Maurizio Giunco, ha fatto sapere di voler chiedere alle Istituzioni interessate l’apertura di un tavolo di confronto per discutere delle problematiche e trovare le giuste soluzioni per garantire la sopravvivenza dell’intero comparto delle locali.
La presa di posizione, condivisibile nella forma (meno nella sostanza), consente di riflettere ancora una volta su quello che per le tv locali ha significato il passaggio al DTT. In un panorama che ha visto il moltiplicarsi dei canali disponibili la tv locali hanno dovuto affrontare grandi investimenti, difficile ipotizzare che quanti imbottivano i palinsesti di televendite di dubbio gusto potessero poi investire anche sulla qualità delle trasmissioni. Esistono alcune isolate eccezioni, ma di fatto la reti locali sono rimaste schiacciate (anche per responsabilità proprie) dalla maggior presenza nell’etere dei canali free di Rai e Mediaset.