Telecom e Mediaset alla Corte UE contro Sky sul Digitale Terrestre
Telecom Italia Media, Mediaset e Prima Tv (gruppo controllato dal finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar) hanno presentato ricorso presso la Corte di Giustizia Europea contro la decisione del 20 luglio scorso con la quale la Commissione Europea ha dato il via libera all’ingresso di Sky sul digitale terrestre. La Commissione ha modificato la sua stessa
Telecom Italia Media, Mediaset e Prima Tv (gruppo controllato dal finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar) hanno presentato ricorso presso la Corte di Giustizia Europea contro la decisione del 20 luglio scorso con la quale la Commissione Europea ha dato il via libera all’ingresso di Sky sul digitale terrestre. La Commissione ha modificato la sua stessa decisione del 2003 quando, all’epoca della fusione fra Stream e Telepiù, impose a Sky Italia il divieto di operare sul terrestre (all’epoca era ancora analogico). Secondo i tre ricorrenti, che hanno agito separatamente, la Commissione avrebbe erroneamente individuato come mutate le condizioni del mercato e chiede che venga rinnovato il divieto.
Infatti, secondo una nota emessa dalla Corte, i ricorrenti sostengono che:
sarebbe, in concreto, viziata di sviamento di potere e difetto di motivazione. Inoltre la Commissione, violando le forme procedurali essenziali e travisando i fatti, avrebbe erroneamente individuato le circostanze eccezionali idonee a giustificare la modifica degli impegni inizialmente posti in capo a Sky. Infine, lamentiamo il difetto di istruttoria e la carenza di motivazione della decisione.
Il clima di ostilità è facilmente spiegabile: il beauty contest per i cinque multiplex per il digitale terrestre avrà luogo nel 2011, il permanere del divieto per Sky avrebbe voluto dire dal 2012 un grosso investimento economico per ottenere le frequenze necessarie alla trasmissione delle altre emittenti. I concorrenti di Sky, che comunque fino al 2015 non potrebbe offrire contenuti in pay tv, vorrebbero impedire alla tv di Murdoch di assicurarsi in tempo utile un mux senza sborsare un euro.