Greenpeace: Lo spot (che non andrà in tv) contro il Nucleare
Il Nucleare. Sembra strano ci siano anche questioni aperte come queste in un paese che è tutto concentrato nel capire qual è numero di starlette televisive (e, forse, minorenni) che il Presidente del Consiglio ha deflorato al termine delle sue festicciole ad Arcore, eppure dovremmo stare tutti molto attenti perché (anche se non lo sa
Il Nucleare. Sembra strano ci siano anche questioni aperte come queste in un paese che è tutto concentrato nel capire qual è numero di starlette televisive (e, forse, minorenni) che il Presidente del Consiglio ha deflorato al termine delle sue festicciole ad Arcore, eppure dovremmo stare tutti molto attenti perché (anche se non lo sa nessuno) il prossimo 15 Giugno si vota un Referendum per abrogare il tentativo dell’attuale Governo di costruire nuove centrali sul nostro territorio nazionale.
Una mossa, quella del Referendum, a dir poco avventurosa in un contesto nel quale i soggetti che hanno disponibilità finanziarie hanno tutto l’interesse a che si costruiscano più in fretta possibile. La dimostrazione, la prima (e state certi non sarà l’ultima) è stata la campagna da 6 milioni di euro del “Forum Nucleare Italiano” con il contestato spot della scacchiera. La risposta era già giunta dai sei spoof partoriti dalla rete, ora scende in campo anche Greenpeace con un altro spot che comunque non vedremo mai in tv.
Gli ambientalisti hanno dichiarato di non avere le risorse per comprare i costosi spazi pubblicitari della televisione. Questo elemento inquieta, soprattutto pensando a quando gli italiani si troveranno ad affrontare la campagna referendaria con una controparte (favorevole al nucleare e con forti legami con il mondo della comunicazione) che avrà mezzi economici sostanzialmente illimitati e l’altra (contraria al nucleare) che potrà affidarsi soltanto a YouTube e alla rete.