Caprica, su Steel il prequel di Battlestar Galactica
58 anni prima dei fatti raccontati da “Battlestar Galactica”, c’è “Caprica”; qui si colloca la nuova serie che Steel di Mediaset Premium manderà in onda da stasera alle 21. Diciotto episodi che raccontano quello che è accaduto prima della “caduta”, della guerra delle Dodici colonie e della rivolta dei Cyloni.Creata da Ronald D. Moore, David
58 anni prima dei fatti raccontati da “Battlestar Galactica”, c’è “Caprica”; qui si colloca la nuova serie che Steel di Mediaset Premium manderà in onda da stasera alle 21. Diciotto episodi che raccontano quello che è accaduto prima della “caduta”, della guerra delle Dodici colonie e della rivolta dei Cyloni.
Creata da Ronald D. Moore, David Eick (già al lavoro sulla seria madre) e Remi Aubuchon, “Caprica” è uno spin-off che aggiunge elementi alla già suggestiva mitologia di “Battlestar Galactica”, prendendone alcuni toni ed aggiungendone altri. Anche qui, la religione, l’intelligenza artificiale e la politica sono al centro dei temi trattati.
58 anni prima: da qui parte l’avventura ambientata nel pianeta Caprica, di cui abbiamo sentito parlare nelle serie originale, e che vede protagonisti Daniel Graystone (Eric Stoltz, comparso, tra l’altro, in “Pulp Fiction”, “Menphis Belle”, “Rob Roy”), ricco scienziato sposato con la dottoressa Amanda (Paula Malcomson, Maureen in “Sons of Anarchy”) e padre della ribelle Zoe (Alessandra Torresani).
Caprica
Tra i personaggi troviamo anche Joseph Adama (Esai Morales, “Jericho”), avvocato di successo originario di Tauron, verso cui in molti hanno dei pregiudizi. Per questo, inizialmente, evita di ricordare le proprie discendenze al figlio William (Sina Najafi), che altri non è che Bill Adama, comandante della Battlestar.
Le vite di Daniel e Joseph vengono segnate da un terribile attentato terroristico, sulla metro di Caprica, dove Ben, fidanzato di Zoe, si fa esplodere per nome dei Soldati dell’Unico, gruppo che promuove il culto monoteista invece che politeista. Nell’attentato, oltre alla figlia di Adama, muore Zoe.
Grazie all’aiuto di Lacy (Magda Apanowicz, Andy in “Kyle XY”), Daniel però scopre che sua figlia non era la semplice adolescente che pensava che fosse. Zoe era infatti un genio del computer, capace di creare all’interno di una realtà virtuale un avatar tale e quale a lei, con tanto di ricordi. Non appena il padre lo scopre, si convince di aver trovato il modo per finire il progetto a cui ha lavorato da tempo.
Trattasi dei Cyloni: l’apporto di Zoe sarà fondamentale per arrivare alla loro realizzazione. Il come, però, lo facciamo scoprire a voi. “Caprica”, dunque, attinge a piene mani dalla storia che “Battlestar Galactica” ci ha raccontato, cercando di ricreare lo stesso clima e di appassionare gli spettatori così come la serie originale ha fatto.
Eppure, sebbene i temi siano molto simili a quelli già trattati, c’è un ritmo diverso, oltre che un’ambientazione che non permette a “Capica” di avere lo stesso fascino di “Bsg”. La serie è ben fatta, gli effetti speciali sono buoni, ma la sceneggiatura sembra raccontare un drama più vicino ai classici del suo genere piuttosto che un’innovativa saga sci-fi.
Gli amanti di “Battlestar Galactica” possono dare una possibilità a questa serie, ma non devono aspettarsi una nuova serie cult: i diciotto episodi prodotti sono anche gli unici trasmessi in America, dove SyFy ha deciso di sospendere la serie per i bassi ascolti. In compenso, il network ha deciso di realizzare un nuovo spin-off, ovvero “Blood & Chrome”, in cui ci sarà ancora una volta William Adama, ma visto nella sua prima missione a bordo della Galactica.