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UE: gli stati possono vietare l’esclusiva pay tv su Mondiali ed Europei

Una sentenza della Corte Europea ha stabilito che i singoli stati membri potranno vietare l’esclusiva pay tv sui diritti delle competizioni giocate dalle nazionali. In soldoni, almeno nel caso italiano, il governo potrà vietare a Sky di detenere l’esclusiva anche parziale dei Mondiali di Calcio così come accaduto per Germania 2006 e Sudafrica 2010 e

pubblicato 17 Febbraio 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 08:37


Una sentenza della Corte Europea ha stabilito che i singoli stati membri potranno vietare l’esclusiva pay tv sui diritti delle competizioni giocate dalle nazionali. In soldoni, almeno nel caso italiano, il governo potrà vietare a Sky di detenere l’esclusiva anche parziale dei Mondiali di Calcio così come accaduto per Germania 2006 e Sudafrica 2010 e come dovrebbe accadere per Brasile 2014. Si tratterebbe di un colpo durissimo per la pay tv di Murdoch che sulla massima competizione calcistica mondiale punta molto.

L’effetto nel caso del Sudafrica non fu eclatante, ma è impossibile dimenticare i tanti abbonamenti sottoscritti in occasione del Mondiale del 2006. Quello tedesco fu il primo mondiale a non avere una totale copertura sulla Rai, ma venne diviso con un numero di partite ridotte (quelle della nazionale italiana e le più rilevanti del torneo) in chiaro e le altre in esclusiva su Sky.

Di fatto la Commissione Europea aveva già deciso di vietare questa pratica in Belgio e nel Regno Unito lo scorso anno, ma Fifa e Uefa (organizzatrice degli Europei) avevano presentato un ricorso provando a sostenere la differenza fra gli eventi “prime” (la gara inaugurale, quelle della fase finale e le partite della nazionale) e le altre partite. La Corte UE ha respinto il ricorso in quanto, guardando i dati di ascolto, “attirano un numero rilevante di telespettatori, di cui una parte considerevole non è interessata normalmente al calcio“.

Questa decisione rischia di danneggiare non solo le pay tv europee, ma anche Fifa e Uefa che dagli introiti dei diritti televisivi (lievitati negli ultimi anni proprio grazie a queste esclusive) ricavano il loro sostentamento. Risulta evidente che Sky o chi per lei, in assenza dell’esclusiva su almeno parte delle gare, non sarebbe disposta a pagare le stesse cifre corrisposte fino ad oggi.

Quale sarà la posizione del Governo italiano? Questa situazione rischia di far esplodere, ancora una volta, la contraddizione del conflitto d’interessi. Un eventuale esecutivo guidato da Silvio Berlusconi avrebbe, qualsiasi fosse la decisione presa, un’influenza decisiva sulla pay tv concorrente o su quella di “famiglia”, Mediaset Premium.