Come un delfino, Raoul Bova torna nuotatore per fiction. E domani è ospite con Ricky Memphis de La Corrida
Martedì 1 e mercoledì 2 marzo Raoul Bova torna su Canale 5 con la miniserie “Come un delfino” da lui prodotta (insieme alla moglie Chiara Giordano con la SanMarco Film), sceneggiata e interpretata. E’ una storia ispirata parzialmente alla vicenda del campione Domenico Fioravanti (che ha anche collaborato al progetto). Nel cast oltre a Bova,
Martedì 1 e mercoledì 2 marzo Raoul Bova torna su Canale 5 con la miniserie “Come un delfino” da lui prodotta (insieme alla moglie Chiara Giordano con la SanMarco Film), sceneggiata e interpretata. E’ una storia ispirata parzialmente alla vicenda del campione Domenico Fioravanti (che ha anche collaborato al progetto). Nel cast oltre a Bova, Ricky Memphis, Barbara Bobulova e Maurizio Mattioli per la regia di Stefano Reali (che con Raoul ha diretto “Ultimo” e “San Francesco”). Per parlare del film e per giocare a modo loro con Flavio Insinna, sia Bova sia Memphis saranno ospiti domani sera a La Corrida.
“Come un delfino” tratta di Alessandro, un nuotatore costretto per motivi di salute a interrompere la propria attività agonistica costellata di successi, decidendo di allenare un gruppo di ragazzi dediti alla criminalità e portandoli ad affrontare la staffetta per la loro nuova vita. Il film in due puntate che è stato presentato ieri a Roma e al quale ha collaborato attivamente la Federazione Italiana Nuoto (“Raoul è il testimonial naturale di questo sport“, ha dichiarato il Presidente Paolo Barelli) corona un sogno per Bova, quello di realizzare una fiction sul nuoto, disciplina in cui eccelleva all’età di 16 anni. E proprio Raoul ha dichiarato:
“Il nuoto è amore, sofferenza, sacrificio. Tutta la mia infanzia è stata in piscina, ho cominciato a 4 anni e poi ci sono cresciuto, rinunciando magari ad andare in discoteca. Sono almeno 10 anni che aspettavo la storia giusta per fare questo film. E l’ho trovata quando ho incontrato don Luigi Merola che a Napoli toglie i ragazzi dalla strada per dare loro un’opportunità di riscatto e per questo, da anni, è un bersaglio della camorra”.
“Come un delfino”, che può contare sulle musiche del premio Oscar Ennio Morricone, racconta il riscatto della vita attraverso lo sport. La F.I.N. ha partecipato attivamente al progetto consentendo la partecipazioni di campioni come lo stesso Domenico Fioravanti, Alessia Filippi, Luca Marin e Filippo Magnini. Il direttore della fiction di Mediaset, Giancarlo Scheri, ieri durante l’anteprima ha annunciato che si sta scrivendo un eventuale seguito del film, qualora gli ascolti fossero positivi.
Come un delfino
La fiction, dato il valore importante che rappresenta verrà proiettata a Scampia e prossimamente anche a Bruxelles al Parlamento Europeo. Il regista Stefano Reali ha definito “l’autostima il valore al centro del racconto“. E sottolineato quanto “i giovani abbiano bisogno di modelli positivi“.
“Come un delfino è stato girato a Roma ma anche in Sicilia e nelle Eolie, immerso nella natura più incontaminata del mar Mediterraneo. Di seguito la sinossi della prima puntata. (Spoiler)
Alessandro (Raoul Bova) è un campione di nuoto che nonostante abbia acquisito parecchi record nella propria carriera, non ha mai vinto la medaglia d’oro. Un giorno, davanti a tutto il pubblico, si accascia a causa di un malore, una sofferenza cardiaca e per questo deve interrompere l’attività agonistica per 6 mesi. Per lui questo significa, vista l’età, la fine di un sogno, il termine della sua avviata carriera. Nello sconforto più assolutato rivede un caro amico di infanzia, Luca, o meglio Don Luca che lui stesso fatica a riconoscere.
Il prete in Sicilia si occupa di una comunità di giovani ragazzi vittime della criminalità organizzata e li ha coinvolti proprio in un progetto sul nuoto, che necessita di un allenatore. Lo propone ad Alessandro che, seppur titubante all’inizio, accetta. In questa piccola comunità di ragazzi il campione di nuoto scopre svariate realtà familiari: c’è Rocco (Gianluca Petrazzi) sordomuto che il fratello vorrebbe internare per prendersi l’eredità; Bibi (Andrea Troina), un piccolo criminale che svolge le proprie azioni quale risposta all’atteggiamento dispotico del padre; Andrea (Gianluca Di Gennaro) in preda alla continua ansia da prestazione e Nico (Tommaso Ramenghi) rampollo di una nota famiglia mafiosa. In più c’è un magistrato, Valeria Vikovic (Barbara Bobulova) che ha giudicato tutti i reati dei ragazzi.
La comunità allenata da Alessandro e gestita da Don Luca deve però far fronte ad un terribile boss mafioso locale, tale Ciro (Paolo Ricca) che, non approvando il clamore che il progetto sta suscitando, accusa di molestie sessuali il prete. Alessandro si accorge che qualcosa è successo, continua ad allenare i ragazzi, ma quando Andrea si tuffa nella piscina…
Una storia toccante, un film che unisce i valori dello sport a quelli della legalità e dell’amicizia. In onda in prima serata martedì e mercoledì prossimo su Canale 5.