Home Mediaset Infinity Diritti tv Dahlia: l’Antitrust ammette la trattativa privata, ma Sky non ci sta

Diritti tv Dahlia: l’Antitrust ammette la trattativa privata, ma Sky non ci sta

Dopo il fallimento e la chiusura di Dahlia Tv si aperta la caccia ai diritti tv acquisiti dall’ex operatore pay del digitale terrestre. Come vi abbiamo già raccontato al momento dell’interruzione delle trasmissioni di Dahlia ora la Lega Calcio ha la necessità di andare a riassegnare quei diritti che la società controllata dagli svedesi di

pubblicato 3 Marzo 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 08:15


Dopo il fallimento e la chiusura di Dahlia Tv si aperta la caccia ai diritti tv acquisiti dall’ex operatore pay del digitale terrestre. Come vi abbiamo già raccontato al momento dell’interruzione delle trasmissioni di Dahlia ora la Lega Calcio ha la necessità di andare a riassegnare quei diritti che la società controllata dagli svedesi di AirPlus si era aggiudicata per questa stagione calcistica e per la prossima.

Si tratta di un pacchetto di gare della Serie B e di un pacchetto della Serie A per quanto riguarda le cosiddette squadre “minori”. C’è fretta di piazzarli per non subire perdite economiche. Per questa ragione si è diffusa la notizia di una trattativa privata aperta alle offerte dei soggetti più disparati.

L’Antitrust è intervenuta sulla vicenda chiarendo che la trattativa privata, e non l’asta come stabilito dalle norme, è sì ammissibile, ma soltanto per quanto riguarda i diritti tv della stagione in corso. Nel caso dell’annata 2011/12 l’autorità non intravede quelle necessità di urgenza che giustificherebbero una violazione della prassi consolidata. Questo ammonimento cambia le carte in tavola, difficile che un soggetto esterno al business della pay tv si assuma il rischio di presentare un’offerta concorrenziale per dei diritti tv, già poco appetibili, avendo la garanzia di poter trasmetterli per pochi mesi.

I più preoccupati dagli sviluppi della vicenda sembrano essere i vertici di Sky Italia. La tv di Murdoch ha presentato un ricorso urgente contro la possibilità che l’intera Serie A si concentri su un unico operatore del digitale terrestre. Questione di euro, tanti euro: la differenza fra i 270 milioni che Premium dovrebbe pagare per “tutta la A” contro i 570 che sono stati richiesti a Sky per il satellite.

Staremo a vedere, sempre considerando che Mediaset Premium, favorita naturale per l’acquisizione dei diritti, potrebbe rischiare di non avere la banda sufficiente (forse nemmeno la volontà commerciale) per andare a trasmettere tutta la Serie A e parte della Serie B.

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