I consigli di TvBlog
Home Notizie Giuliano Ferrara a Repubblica su Qui Radio Londra: “Non sono Biagi. L’avrò visto due volte in tutto”

Giuliano Ferrara a Repubblica su Qui Radio Londra: “Non sono Biagi. L’avrò visto due volte in tutto”

Giuliano Ferrara lunedì prossimo inizierà Qui Radio Londra, il programma che lo vedrà protagonista ogni giorno (dal lunedì al venerdì) per 5 minuti dopo il Tg1 delle 20, nella collocazione che fu di Enzo Biagi. Il giornalista e direttore de Il Foglio ha rilasciato un’intervista apparsa stamattina su Repubblica, dove racconta del programma e conferma

pubblicato 10 Marzo 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 08:04


Giuliano Ferrara lunedì prossimo inizierà Qui Radio Londra, il programma che lo vedrà protagonista ogni giorno (dal lunedì al venerdì) per 5 minuti dopo il Tg1 delle 20, nella collocazione che fu di Enzo Biagi. Il giornalista e direttore de Il Foglio ha rilasciato un’intervista apparsa stamattina su Repubblica, dove racconta del programma e conferma il suo compenso:

Tremila euro a puntata, 15 mila euro a settimana. Contratto di due anni, opzione per il terzo

Nell’intervista Ferrara parla dei contenuti di Qui Radio Londra e “rassicura” chi teme che questo spazio possa essere usato in difesa di Berlusconi:

Il Cavaliere mi darà mille occasioni per parlare male di lui. Sull’inchiesta di Milano però ho le idee chiare: è un processo stregonesco, messo in piedi da pedinatori, giornalisti e magistrati. Un boomerang per gli oppositori del premier. L’alternativa ai leader si costruisce con la politica


Sul suo “predecessore” Enzo Biagi, evidentemente non particolarmente amato, Ferrara dice:

Il successo di Biagi non è colpa mia. L’avrò visto due volte in tutto […] Non sono Biagi, non accarezzo il pelo del gatto nel verso giusto. Ho messo in conto le critiche. E conosco l’apologo di Arbasino: brillante promessa quando lavoravo a Raitre, solito stronzo quando andai sulle tv di Berlusconi, venerato maestro a Otto e mezzo dove volevano venire tutti. Per un certo ambiente, ora, tornerò il solito stronzo

E alla domanda su quale credibilità abbia un conduttore che fa anche il consigliere del premier, il direttore de Il Foglio dichiara di non essere affatto il consigliere di Berlusconi:

Faccio un giornale, scrivo dei commenti e in questo senso do consigli alla politica. Sono stato consigliere di Veltroni suggerendogli la vocazione maggioritaria e il partito liquido. Sono stato consigliere della Chiesa cattolica tifando per Ratzinger. E se lavorassi per Berlusconi il mio nome sarebbe nella lista dei bonifici del ragionier Spinelli