Uomini e Donne orfano di Rosetta (assente per malattia). E Arnaldo teme (pure lui) l’abbandono di Maria
Rosetta a Uomini e Donne Over Le assenze per malattia, in televisione, lasciano sempre un retrogusto straniante. Ci illudiamo che la macchina televisiva sia talmente inossidabile da sfidare ogni umana debolezza e che gli stessi personaggi del daytime siano come quelli delle soap: “eterni”. E invece poi accadono quelle “mancanze” che non ti aspetti, come
Le assenze per malattia, in televisione, lasciano sempre un retrogusto straniante. Ci illudiamo che la macchina televisiva sia talmente inossidabile da sfidare ogni umana debolezza e che gli stessi personaggi del daytime siano come quelli delle soap: “eterni”. E invece poi accadono quelle “mancanze” che non ti aspetti, come l’indimenticabile forfait per malattia di Ambra a Non è la Rai, negli anni ’90, che la vide sostituita tra le altre da Nicole Grimaudo. Allora Ambra “c’era”, sempre e comunque, e all’improvviso non c’era più: un vero e proprio shock per l’aficionado medio.
Nella stagione tv in corso, oltre che nelle precedenti, abbiamo visto spesso e volentieri una stressata Antonellina Clerici accusare malesseri vari: ogni volta era come un fulmine a ciel sereno, che appannava l’atmosfera gioiosa della trasmissione. Perché sul piccolo schermo la sofferenza non deve entrare e, se lo fa, viene subito cancellata, perché il telespettatore rifiuta una finzione “fallibile”.
Per chi si fosse sintonizzato su Uomini e Donne, quest’oggi, mancava per la prima volta lei, Rosetta, la mascotte del Trono Over. Maria De Filippi ha spiegato da subito il perché, dinanzi a due sedie vuote che hanno suscitato istantaneamente magone e nostalgia.
La sboccata nonnina, ormai prossima ai novant’anni, è stata sconsigliata dal prendere l’aereo, dalla produzione nella persona della conduttrice, perché colpita da asma. Sin da prima che Uomini e Donne Over partisse ci si interrogava sull’opportunità di sottoporre persone anziane a un ripetuto “stress” televisivo, visto che i partecipanti non sono tutti di primo pelo. Non a caso, per ovviare dal principio al disagio, la Fascino registra singole puntate dalla lunghezza abnorme, così da snocciolarle in più tranches di palinsesto e ammortizzare i sacrifici dei protagonisti.
Dopo ormai un anno di onorata e ininterrotta militanza catodica, Nonna Rosetta è mancata per la prima volta all’appello (e con lei l’inseparabile cognata Rosa). La trasmissione ne ha risentito fortemente, visto che questo ciclo è nato con lei, ma in compenso era presente un altro personaggio ormai cult, ovvero il signor Arnaldo di Bari.
Anche quest’ultimo, resosi protagonista di scenate da infarto, è tenuto sotto controllo medico dalla produzione: se pensate che la quarantenne Bubi è stata ricoverata per un attacco di panico da esaurimento nervoso, con la terza età bisogna stare doppiamente all’erta. Peccato che Arnaldo, con la rabbia tipica dell’anziano che non sopporta di essere considerato tale, si sia scagliato contro la De Filippi per il trattamento ricevuto, accusando una vera e propria sindrome da abbandono:
“La volta scorsa mi avete mandato un medico per farmi misurare la pressione. Allora io prima l’ho cacciato, poi l’ho fatto rivenire. Però voi dovete dire a me quando siete preoccupati. Non mi dovete mettere di fronte persone provocatrici. Quando tu non mi vuoi più, Maria, mi dici: ‘Non venire più'”.
L’anziano che ha paura di non essere “voluto” da Maria e di non figurare più tra i suoi Amici: una nuova patologia del tronismo che non ha (l’) età.