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Grande Fratello 11, multa salata (?!?) per le bestemmie

Il Grande Fratello 11 era riuscito a trovare una sua dimensione di scandalo “legalizzato”. Trasfigurati in chiave soap, gli isterici inciuci della Casa più spiata d’Italia ormai indignavano l’opinione pubblica – e la stampa – quanto una puntata di Centovetrine. Peccato che il capitolo bestemmia – sin troppo reale nel Paese più orientato dal Vaticano

pubblicato 24 Marzo 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 07:45


Il Grande Fratello 11 era riuscito a trovare una sua dimensione di scandalo “legalizzato”. Trasfigurati in chiave soap, gli isterici inciuci della Casa più spiata d’Italia ormai indignavano l’opinione pubblica – e la stampa – quanto una puntata di Centovetrine.

Peccato che il capitolo bestemmia – sin troppo reale nel Paese più orientato dal Vaticano – non fosse passato inosservato (e incensurato). Come riporta una notizia di agenzia, ripresa oggi dal Corriere, la Commissione servizi e prodotti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella sua riunione di ieri, ha deliberato una sanzione nei confronti del papà dei reality in merito alle ricorrenti espressioni blasfeme. La multa in questione è pari a ben 51.460 euro.

L’Adoc (Associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori), che aveva denunciato all’Authority i turpiloqui e i comportamenti diseducativi nella Casa, si è dichiarata soddisfatta dell’esito:

“Ci auguriamo che nel futuro l’Agcom possa emettere sanzioni ancora più significative per dissuadere i concorrenti e i programmi dal tenere comportamenti diseducativi”.

L’ulteriore richiesta dell’Adoc, però, è di istituire un vero e proprio codice di autoregolamentazione per i reality. Il che suona un po’ tardivo, dopo un decennio di melma passata indenne.

Il Grande Fratello, dalla sua, potrebbe iniziare a pensare dall’anno prossimo a una rinuncia alla diretta 24h/24. Visto che ormai il programma lo fanno gli autori e che ora le bestemmie costano, un “tempo reale in differita” di qualche minuto, come Amici su Sky Vivo una volta, potrebbe ovviare al problema e risultare meno rischioso per Endemol.