Home Le Veline al Chiambretti Night: “Non è detto che un giorno non diventiamo giornaliste anche noi!”

Le Veline al Chiambretti Night: “Non è detto che un giorno non diventiamo giornaliste anche noi!”

Questa sera dopo Zelig andrà in onda su Canale 5 il consueto appuntamento con il Chiambretti Night che ospiterà le Veline di Striscia la Notizia Federica Nargi e Costanza Caracciolo insieme a Roberto Vecchioni, Giampiero Mughini e in collegamento Barbara Alberti, Maria Giovanna Maglie e Massimo Panarari. Il professore della musica, fresco vincitore al Festival

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pubblicato 25 Marzo 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 07:42


Questa sera dopo Zelig andrà in onda su Canale 5 il consueto appuntamento con il Chiambretti Night che ospiterà le Veline di Striscia la Notizia Federica Nargi e Costanza Caracciolo insieme a Roberto Vecchioni, Giampiero Mughini e in collegamento Barbara Alberti, Maria Giovanna Maglie e Massimo Panarari. Il professore della musica, fresco vincitore al Festival di Sanremo con il brano “Chiamami ancora amore” (che eseguirà anche stasera) è intervenuto sulla polemica che vede coinvolta Striscia affermando che “La tv di Berlusconi fa male al Paese ma nessuno ci obbliga a guardarla. […] Quello che fate voi (riferendosi alle veline ndr) è sacro“.

“Non c’è un colpevole unico. Non è colpa di Ricci. La velina è un mestiere faticoso anche se è meglio di andare in miniera. Queste ragazze studiano e sudano…”

Costanza Caracciolo ha detto:

“Non mi permetto di giudicare la giornalista e la velina e comunque non è detto che un domani non possa diventare una giornalista. Ho solo 21 anni, il giorno che dovessi smettere di fare la velina potrei anche diventare giornalista…”

Federica Nargi ha aggiunto:

“Nasciamo come parodia delle copertine dei settimanali L’Espresso e Panorama e siamo state scelte da una giuria di giornalisti”.

Alla domanda se si sentano inferiori ad una Elisabetta Canalis che dal bancone di Striscia è arrivata ad Hollywood Costanza ha ribadito che per adesso vogliono “difendere la categoria” e in merito alla nota lettera che hanno scritto al segretario generale Susanna Camusso dove si lamentano per come vengono trattate, hanno rivelato che il dirigente della CGIL non ha ancora risposto perchè non aveva ricevuto la lettera.

Le Veline al Chiambretti Night
Le Veline e Roberto Vecchioni al Chiambretti Night
Le Veline e Roberto Vecchioni al Chiambretti Night
Le Veline e Roberto Vecchioni al Chiambretti Night
Le Veline e Roberto Vecchioni al Chiambretti Night


Piero Chiambretti e Roberto Vecchioni
In collegamento da Bologna lo scrittore Massimo Panarari, autore del libro “L’egemonia sottoculturale” edito da Einaudi in cui se la prende contro il concetto un certo modo di fare televisione ha dato dei pareri su alcuni personaggi dello star system.

Simona Ventura è definita “il simbolo del reality, ovvero della costruzione artificiale della realtà che si sovrappone a quello che viviamo tutti i giorni“; Alfonso Signorinil’ho definito l’intellettuale organico del modello berlusconiano, uomo di stile che grazie al gossip e al pettegolezzo orienta una parte di quella che chiamiamo masse di italiani“; Bruno Vespa è “il simbolo dell’infotainment. Porta a Porta è l’esempio di una trasmissione che dovrebbe essere di approfondimento giornalistico e in cui tanto spazio ha tutto quello che ha a che fare con lo spettacolo“.

Giampiero Mughini sul fronte diametralmente opposto ha attaccato Panarari:

“Sentire presentare come eroi del male personaggi diversissimi come Vespa, Ventura e Signorini è pazzesco. Compito di un intellettuale dovrebbe essere di distinguere e non frullare […] La bellezza della donna, le ballerine scosciate non hanno mai fatto male a nessuno. Meglio una foto di una donna scosciata che una di Umberto Bossi!”.

Federica Nargi e Costanza Caracciolo al Chiambretti NightSulla polemica che vede coinvolto il Drive In come origine di tutti i mali mentre Eco, Fellini e Guglielmi sostenevano che fosse una trasmissione di qualità e aveva quella originalità che mancava alla televisione, Panarari ha detto:

Drive In è stato un elemento di rottura, una forma di rivoluzione dal punto di vista del linguaggio televisivo all’interno della programmazione televisiva dell’epoca, altra cosa è parlare dei contenuti. In ogni cosa e in ogni programma c’è una visione del mondo”.

Barbara Alberti in collegamento da una località piemontese, che vede tutto come una “polemica immaginaria, una bega aziendale di un gruppo editoriale contro un altro” ha difeso le Veline ribadendo però che non gradisce il modello donna di Mediaset:

“Chi ha detto che le Veline sono il male assoluto? Un conto è la bellezza e la gloria di un corpo muto, ma bisogna distinguere il sesso da uno stupro. […] L’erotismo non è morto ma è moribondo. Non ci piace l’idea di essere vendute come in stock, la donna Mediaset deliziosa all’inizio che poi diventi la cifra culturale ed estetica di tutto”.

Ha chiosato Maria Giovanna Maglie in collegamento da Roma che è tornata sulla manifestazione a favore delle donne:

“Le donne si sono piegate a oggetto del problema maschile di come rappresentare un’opposizione. […] Questa è stata una polemica che interessava più chi l’ha provocata, cioè Gad Lerner.”

Le Veline e Roberto Vecchioni al Chiambretti Night

Le Veline e Roberto Vecchioni al Chiambretti Night
Le Veline e Roberto Vecchioni al Chiambretti Night
Le Veline e Roberto Vecchioni al Chiambretti Night
Le Veline e Roberto Vecchioni al Chiambretti Night
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Canale 5Piero Chiambretti