Il caso di Pomeriggio Cinque: Giovanni Conversano prendeva soldi per fare beneficenza?
Ci sono personaggi che, pur di rimanere sulla cresta dell’onda, cavalcano la macchina del fango fino a restarne completamente annegati. E’ il caso di Giovanni Conversano, ex Campione, poi tronista lanciato da Maria De Filippi. Peccato che, dai tempi di Uomini e Donne, pur senza fare un reality vip (all’ultimo non fece La Fattoria 4),
Ci sono personaggi che, pur di rimanere sulla cresta dell’onda, cavalcano la macchina del fango fino a restarne completamente annegati. E’ il caso di Giovanni Conversano, ex Campione, poi tronista lanciato da Maria De Filippi. Peccato che, dai tempi di Uomini e Donne, pur senza fare un reality vip (all’ultimo non fece La Fattoria 4), si sia sputtanato in ogni modo per non sparire dalle scene: il suo personaggio, più che materia di gossip, è diventato un reality vivente.
Lo abbiamo visto cavalcare la storia con Serena Enardu fino allo sfinimento, fingere una liaison con Lory Del Santo (che fa curriculum in daytime, ormai) e portare a casa una serie di finti scoop pur di andare in copertina, vedi il caso sbugiardato dalle Iene con la complicità di Nina Senicar. Sempre a sua insaputa, Conversano è stato ripreso mentre rivelava alla Senicar che Lele Mora ci aveva provato con lui, sottolineando di non aver ceduto alle sue avances a differenza di “tutti gli altri”.
Da qui è iniziata una vera e propria guerra tra i due, che imperversa da giorni a Pomeriggio Cinque e presto potrebbe sfociare in tribunale. Quest’oggi abbiamo visto l’ennesimo capitolo, con il noto press agent in studio e Conversano diviso tra un videomessaggio in differita e più collegamenti telefonici.
Mora, infatti, ha mosso a Giovanni la controaccusa – a suo dire suffragata da estratti conto – di aver usato abusivamente la sua carta di credito. L’agente, che ha seguito Conversano per circa un anno, ha detto che non lo avrebbe mai denunciato, ma ora vuole non avere più a che fare con lui e non essere più tirato in ballo dalle sue accuse:
Il punto più basso di Pomeriggio Cinque, che oggi ha dato a questa feccia la dignità di ‘caso del giorno’, lo si è raggiunto con un’accusa davvero infamante. In studio, infatti, era presente anche Claudio Di Napoli, il presidente della Nazionale Calcio Attori e Vip. Il motivo della sua presenza era dovuto alla denuncia di un atto imperdonabile che Conversano avrebbe commesso, comprovato da una ricevuta da lui stesso firmata ed esibita in diretta.
L’ex tronista, per farla breve, si sarebbe fatto pagare per fare beneficenza, intascando nello specifico 2000 euro per una vecchia partita del Cuore tenutasi a Chioggia. Girata questa voce nello showbiz, nessuno lo avrebbe più invitato a giocare per cause benefiche. E a questo punto si è omesso un dettaglio molto importante, a dimostrazione di come in tv tutti abbiano la memoria corta. Sempre Giovanni Conversano era in prima fila, alla conferenza stampa di Avetrana, per sponsorizzare lo “scandaloso” calendario benefico in memoria di Sarah.
Seppure la causa fosse nobilissima – il sostegno di un canile per onorare la passione cinofila della Scazzi – già allora si parlò di sciacallaggio e di sfruttamento della vicenda per un ritorno di immagine, da parte di Conversano e altri colleghi del basso star system. La d’Urso vi dedicò un segmento della prima puntata di Stasera che sera, iniziando a firmare la sua condanna al trash-flop. Ecco, sarebbe stato doveroso – da parte sua – illuminarci sull’effettiva gratuità di Conversano in quest’ultimo, recentissimo, gesto di beneficenza.
Peccato che a Pomeriggio Cinque serva più alimentare le polemiche, suscitando finta indignazione acchiappaudience, che fare realmente giustizia oscurando certi personaggi. Conversano è da mesi che continua a far parlare di sé con questa spazzatura, come se il passato non ci avesse insegnato nulla.
C’era un attore di Vivere, ai tempi smascherato da Striscia per un caso simile, che non è più tornato in tv dopo l’umiliazione ricevuta da Antonio Ricci. Insomma, c’è denuncia e denuncia e la sensazione è che la d’Urso sia un po’ troppo complice del lelemorismo tout court, anche perché la sua sola presa di posizione è stata:
“Io non ho motivo di non credere a Lele”.
Per fortuna, Sabina Negri – dalla sua – ha stigmatizzato l’assurda apologia del momento:
“Ma che personaggio è Giovanni Conversano? Di cosa stiamo parlando?”.
Mora in qualche modo, con la sua consueta ambiguità, aveva già risposto:
“E’ un bravo ragazzo, un po’ ingenuo ma tanto bugiardo. Lui si scusa sempre con il suo pubblico. Il punto è che il pubblico bisogna averlo”.