Rai: Nel contratto di servizio impegni a divulgare compensi e costi
Arriva finalmente la firma sul Contratto di servizio fra Rai e Ministero del Tesoro. Il nuovo accordo, in scadenza nel 2012, contiene una novità che potrebbe rivoluzionare la trasparenza sui costi della tv pubblica. La Rai nel contratto si impegna a pubblicare sul proprio sito web stipendi e compensi di conduttori e autori delle trasmissioni
Arriva finalmente la firma sul Contratto di servizio fra Rai e Ministero del Tesoro. Il nuovo accordo, in scadenza nel 2012, contiene una novità che potrebbe rivoluzionare la trasparenza sui costi della tv pubblica. La Rai nel contratto si impegna a pubblicare sul proprio sito web stipendi e compensi di conduttori e autori delle trasmissioni che dovrebbero avere una scheda tecnica che ne specifica i costi per Viale Mazzini.
L’impegno prevede che nei titoli di coda delle trasmissioni sia inserito un richiamo a questa possibilità di “controllo” da parte dei cittadini sul web. Nei mesi scorsi si era fatta strada l’ipotesi che queste informazioni dovessero essere contenute nei titoli di coda stessi, evidentemente la Rai preferisce passare attraverso il web. Se e quando l’impegno sarà rispettato potremmo capire se questa modifica rappresenta la possibilità di inserire “più informazioni e più fruibili” o se sarà semplicemente il tentativo di non dare eccessiva pubblicità ai dati.
Il presidente Garimberti si dice soddisfatto dell’accordo, specialmente per la parte che stabilisce nuovi obblighi per i canali del digitale terrestre Rai. Nella nota diffusa non manca un polemico riferimento al fenomeno dell’evasione del Canone sul quale, ancora una volta, il Ministero dello Sviluppo Economico ha evitato di intervenire nonostante gli annunci la tassa sul possesso del televisore non è ancora stata legata alle utenze elettriche dei privati:
E’ il Contratto di servizio che ci porta nella nuova dimensione del digitale terrestre e che riconosce come Servizio pubblico tutti i 13 canali della Rai. Ci sono nuove norme che servono a consolidare il ruolo della Rai, come quella che ci chiede una superiore qualità nell’informazione improntata a pluralismo, completezza e obiettività.
Con il Ministero abbiamo anche dato nuova forza alla Commissione Paritetica che dovrà occuparsi, oltre che dell’applicazione del contratto di Servizio, anche di valutare iniziative per contrastare l’evasione del canone. Un’evasione intollerabile, una piaga e un danno per tutti quei cittadini che coscientemente lo pagano e che potrebbero vederselo ridurre se si riuscisse a farlo pagare a tutti. Speriamo che con la fine del 2012 vi sia anche la fine dei “furbetti del canone”.