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Sgarbi, Il Bene e il Male: la Rai paga 8 milioni di euro

Creare “la risposta berlusconiana” a Roberto Saviano e al suo Vieni via con me. Vittorio Sgarbi è stato ingaggiato appositamente e il programma si deve fare, “costi quel che costi”, anche se costa tanto. Il budget per la trasmissione ancora senza titolo definitivo (Il Bene e il Male? Il mio canto libero? Capra e cavoli?)

pubblicato 8 Aprile 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 07:23


Creare “la risposta berlusconiana” a Roberto Saviano e al suo Vieni via con me. Vittorio Sgarbi è stato ingaggiato appositamente e il programma si deve fare, “costi quel che costi”, anche se costa tanto. Il budget per la trasmissione ancora senza titolo definitivo (Il Bene e il Male? Il mio canto libero? Capra e cavoli?) sarà appena sotto gli 8 milioni di euro. Una cifra importante per 5 serate che non hanno ancora trovato una precisa collocazione in palinsesto, ma che di rinvio in rinvio sono scivolate fuori dal periodo di garanzia.

I primi caldi di questi giorni sono la spia di una stagione televisiva in chiusura, ma della trasmissione di Sgarbi ancora nessuna traccia. Lui intanto, almeno secondo l’articolo di Carlo Tecce su Il Fatto Quotidiano di oggi, si è assicurato 200 mila euro a puntata. Il totale fa circa un milione, alla faccia dei 50 mila incassati da Saviano per l’evento televisivo dell’anno nello scorso autunno.

Non c’è ancora il titolo, ma soprattutto non ci sono ancora idee e contenuti. L’unica cosa che interessa a Masi, grande sponsor della trasmissione, è che “si faccia”. Oliviero Toscani, già assessore a Salemi dove Sgarbi ricopre l’incarico di sindaco, si è sfilato dallo staff degli autori, ma il programma si farà ugualmente. 2.3 milioni di euro alla Ballandi, 3.1 milioni per la rete, 1.5 milioni per la produzione escluso il cachet di Sgarbi. Perché la Rai dovrebbe investire un budget del genere in programma estivo? Meglio tacere, non fosse altro che per coerenza. Dopo tanti anni di sacrosante lamentazioni dei telespettatori/abbonati, noi compresi, sul vuoto dei palinsesti balneari ci sarà qualcosa da vedere. Cosa non si sa, ma ad esserci c’è.

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