Lei contro Minzolini – I Tg, Berlusconi e il riequilibrio

Lorenza Lei sarebbe adirata con Augusto Minzolini. Per l’intervista a Berlusconi al Tg1, ovviamente.

Sapete com’è, già il premier è andato in onda in regime di par condicio, con un simbolo elettorale alle sue spalle (come mostra chiaramente l’immagine) e parlando del candidato a lui avverso a Milano. Già è andato su ben due tg del servizio pubblico (oltre ai tre del suo servizio privato). Come se non bastasse, Minzolini al Tg1, lo ha messo in apertura e gli ha concesso quattro minuti 3’33”. Roba che neanche al Presidente della Repubblica.

Così, la Lei, d.g. RAI, sarebbe furente (lo racconta Repubblica), dopo la richiesta di Garimberti, in Rai si corre ai ripari (per esempio, ieri sera al Tg1 è apparso Nichi Vendola, e si cercherebbe di avere Pisapia (cui giova il “meme virale” sul web E’ tutta colpa di Pisapia. Ma si tratta di una comunicazione che arriva a ben pochi, rispetto ad un Tg, non è difficile rendersene conto).

Al di là di come la si pensi politicamente, c’è del paradossale, in questa vicenda che lega strettamente la tv e la politica. Perché quando si verificano episodi come l’invasione dei Tg ad opera di una personalità politica (evento più unico che raro), è un danno per chiunque, visto che crea un precedente. Non solo. Giacché domani si riunirà l’AgCom e appare molto improbabile che la RAI riesca a rimediare riequilibrando in tempo, arriverà, verosimilmente, un’altra multa. Saranno inezie, ma sono inezie che vanno a incidere sul bilancio già disastrato del servizio pubblico. Soldi che paghiamo noi cittadini, tanto per cambiare. Mica pagano i vari direttori, se commettono errori.