Notte prima degli esami ’82: scrittura pessima e montaggio revisionista alla Youtube. La “Carogna” si dà al bunga bunga
Delude l’adattamento su RaiUno del film Notte prima degli esami: cast giovane pessimo e scrittura schizzata
Per chi ha amato la versione cinematografica quella che sta andando in onda su RaiUno è un colpo al cuore. Notte prima degli esami ’82 è una delle serie più fuori luogo viste negli ultimi anni, per giunta sulla tv di stato. Colpevole, prima di tutto, una scrittura ai limiti della schizofrenia, che svilisce gli anni Ottanta a facile motivo di cazzeggio e applica la modernizzazione registica a una materia vintage con effetti cacofonici.
Decidersi a svecchiare RaiUno proprio in questo caso, accostando il montaggio da Youtube a una generazione predigitale, è vero revisionismo catodico. Se a questo aggiungete che la principale “novità”, rispetto al film, è il personaggio di Andrea Montovoli, potevamo benissimo fare a meno di un tronista ante litteram (dalla recitazione spocchiosamente contemporanea). Non che l’apporto di Francesca Chillemi, reduce dai Carabinieri di Canale 5, meriti rispetto, se non fosse altro che è un’ex Miss Italia nata su RaiUno.
Ecco, bisognerebbe anche parlare di tutti i soliti noti della prima rete, che si affollano sulla scena come se fosse Viale Mazzini alla festa dei lavoratori. Perché, nel giro di pochi minuti, la vecchietta-tipo di RaiUno – spaurita da cotanta velocità – si sente rassicurata da “Dante mio”, Oscar, Marco e Maura di Un medico in famiglia. In compenso, il più scafato teledipendente realizza che sono tutti “di guardia” per un bonus contrattuale.
Foto di Notte prima degli esami 82 la serie tv di Rai1
Poi, attori di spessore come Ricky Memphis e Paolo Ferrari transitano come figuranti qualsiasi, senza dare alcun peso specifico a una sceneggiatura ai limiti del vuoto pneumatico. Persino “la carogna”, il prof. Martinelli, diventa un qualsiasi playboy dell’ultima ora con il bunga bunga nell’armadio (e un Enzo De Caro che faceva bene ad accontentarsi di Napoli Milionaria).
Non si capisce se su RaiUno si voglia riscoprire la leggerezza del b-movie o rubare il target di Italia1. E persino i Mondiali dell’82, anziché un evento di culto, sembrano un pretesto qualsiasi per mettere la lingua in bocca alla Chillemi.
Il punto è… se sono riusciti ad annacquare così un filone già ampiamente esaurito al cinema, come potrebbe una miniserie simile diventare una fiction a tutti gli effetti? Altro che Happy Days… questa sì che è una vaccata. Persino Willwoosh avrebbe saputo far di meglio.