Minzolini attacca l’AgCom, ma ora chi la paga la multa?
Augusto Minzolini attacca l’AgCom dopo la multa record comminata al Tg1, il consigliere d’amministrazione Rizzo Nervo chiede che sia lui a pagare
Augusto Minzolini non ha gradito la multa dell’AgCom da 285 mila euro comminata al suo Tg1 dopo lo spazio concesso al premier Silvio Berlusconi venerdì scorso, con la messa in onda di una delle cinque interviste che hanno provocato altrettante sanzioni. Nel caso del telegiornale di RaiUno la multa è maggiorata fino al massimo consentito dalla legge perché la stessa testata aveva già ricevuto un’altra multa da 100 mila euro. Secondo Minzolini, intervistato da Repubblica, si tratta di “un’intimidazione politica”:
Se penso che la Rai possa scaricarmi? Non mi interessa. Ho fatto il giornalista. E l’Agcom ha considerato i dati di un solo giorno, quello dell’intervista a Silvio Berlusconi. Ma i numeri spiegano bene che il Tg1 non deve fare alcun riequilibrio e non viola le regole. Basta prendere i minutaggi dell’ultima settimana. Tutti hanno avuto il loro spazio, senza alcuna irregolarità. Per questo la multa mi lascia esterrefatto. L’Usigrai chiede che sia io a pagare la multa? So bene come la pensano. Ma dov’è il problema? Se Repubblica ha un’intervista al premier o a Bersani la pubblica o la tiene nel cassetto? La pubblica, glielo dico io. Io ho fatto quello che avrebbero fatto tutti gli altri direttori.
Aldilà dei giudizi quello che ora interessa, giustamente, la Rai e i suoi abbonati è la risposta alla domanda: “Chi paga la multa?”. Secondo il consigliere d’amministrazione Nino Rizzo Nervo, l’opposizione composta da Idv e PD e il sindacato Usigrai trattandosi della seconda violazione nella stessa campagna elettorale i 285 mila euro dovrebbero essere addebitati a chi è responsabile, vale a dire lo stesso Minzolini. Il danno economico è ingente e proprio la recidività del soggetto imporrebbe una riflessione. Voi cosa ne pensate?