Addio ad Agnes – TvBlog raccoglie il ricordo di Pippo Baudo
Pippo Baudo ricorda a TvBlog l’ex direttore generale della Rai Biagio Agnes, scomparso ieri
E’ mancato ieri Biagio Agnes, ex direttore generale della Rai negli anni ottanta, i cui funerali si terranno domani mattina alle ore 9 presso la chiesa della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio, Roma. Agnes è stato probabilmente fra i direttori generali che hanno amministrato la Rai, insieme a Ettore Bernabei, quello che ha lasciato l’impronta più profonda. E’ nata con lui la televisione del mezzogiorno con “Pronto Raffaella” e quella del mattino con “Unomattina”. Ha fatto nascere la Rai3 di Angelo Guglielmi ed il Tg3 di Alessandro Curzi, portando in televisione personaggi come Corrado Augias, Giuliano Ferrara, Michele Santoro, Maurizio Mannoni, Bianca Berlinguer solo per citarne alcuni. Si è trovato a dover combattere con la nascente televisione commerciale, dando molta visibilità televisiva a personaggi del calibro di Raffaella Carrà, Adriano Celentano, Pippo Baudo che con i loro varietà del sabato sera tenevano testa alla programmazione della televisione del biscione. TvBlog ha chiesto proprio ad una persona che lo conosceva bene: Pippo Baudo un ricordo di Agnes, ecco il saluto del presentatore siciliano all’ex direttore generale della Rai:
Caro Biagio
Sei stato un grande direttore generale della Rai, il tuo ricordo non passerà. Hai operato sempre per il bene dell’azienda, perché l’hai ritenuta un’azienda molto importante per il nostro paese. Per la Rai ti sei battuto sino in fondo, anche quando eri in pensione, pensavi sempre alla tua cara vecchia Rai. Quando ci vedevamo mi dicevi sempre “ma per questa Rai cosa si dovrebbe fare? Cosa si dovrebbe inventare?”. Sei stata una persona molto seria, molto composta e hai navigato in mezzo a battaglie politiche, in mezzo ai vari schieramenti e ne uscivi sempre fuori rispettando il concetto di democrazia, nel senso che tutti durante la tua direzione hanno potuto parlare e far sentire la propria voce.Il ricordo che mi porterò dentro di me della tua persona è assolutamente affettuoso, appassionato, commosso. Ti ho visto proprio pochi giorni fa, sembravi in ottima forma e ricordo ancora con grande piacere quando due anni fa abbiamo festeggiato al mare i tuoi ottanta anni ed eri pieno di vita. Per me è come avere perso un fratello maggiore, anzi quasi un padre, anche se la differenza di età fra me e te non è così notevole, però sento di chiamarti padre, perché nelle mie evoluzioni ed esperienze televisive, hai avuto un ruolo importante.
Sembravi burbero, duro, come quei provinciali ostinati e invece eri democratico, perché in fondo giocavi al ruolo del direttore potente, ma sotto sotto eri perché tutti facessero quello che volevano, nell’espressione massima di libertà di espressione. Io ti ho ingannato tante volte, perché ti dicevo che avevo letto i copioni dei vari Benigni, dei vari Grillo, dicendoti che erano tutti copioni innocui, che non c’erano battute contro e tu mi dicevi “va bene se me l’assicuri tu…” ovviamente sapevamo tutti e due che l’assicurazione era fasulla e bugiarda. Poi andavano le battute in onda, c’era un po’ di movimento e fibrillazioni e lì ovviamente si vedeva la classe del vero direttore generale, quando mettevi in discussione il tuo dipendente, in questo caso il sottoscritto, ma lo difendevi da tutti per la libertà d’espressione.
Qualche volta abbiamo anche litigato e ci siamo attaccati, ma era sempre per il bene dell’azienda, questa nostra cara, vecchia, mamma Rai, che ritieniamo ancora essere la nostra mamma. Un caro saluto Biagio e che la terra ti sia lieve.
PIPPO BAUDO