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Referendum: L’AgCom richiama la Rai, sta oscurando la consultazione

L’AgCom ha richiamato la Rai a dare maggiore informazione sui referendum del 12 e 13 giugno

pubblicato 2 Giugno 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 06:01


L’AgCom richiama la Rai. L’attuale collocazione nei palinsesti degli spot informativi e dei messaggi autogestiti relativi ai referendum del 12 e 13 giugno non risponde “ai principi del regolamento della Commissioni servizi e prodotti sulla par condicio referendaria“. Il richiamo è un campanello d’allarme: la Rai non sta facendo il suo dovere nell’informare i cittadini su una consultazione referendaria che il governo ha mostrato di non gradire e ha provato a bloccare in tutti i modi per quanto riguarda il quesito più sentito, quello che potrebbe portare al raggiungimento dell’agognato quorum, quello sul nucleare.

Proprio ieri la Corte di Cassazione ha disinnescato il tentativo del parlamento di scippare quel quesito al giudizio dei cittadini. Sarà proprio la parte del decreto omnibus che conteneva il rinvio strategico della questione nucleare a divenire oggetto della consultazione. Gli italiani potranno esprimere, se lo vorranno, la loro opinione, ma sono tanti i cittadini poco informati che non hanno le dovute informazioni sulle questioni poste dai comitati referendari e sulle modalità di voto. Qui la guida al voto di PolisBlog.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha quindi inviato un monito alla Rai: garantire l’obiettivo del “maggior ascolto” ai messaggi sul referendum, sempre che ai piani alti della tv di Stato non si preferisca vedersi comminata l’ennesima multa (che poi pagheranno con i soldi del nostro canone) pur di continuare a sabotare il referendum.

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