Porta a Porta – Formigoni si lamenta su Facebook: Perché Cota sì e io no?
Il governatore della regione lombardia si sfoga su Facebook: Vespa lo invita troppo poco a Porta a Porta
Facebook apre nuove frontiere. Una volta le lamentele sul numero di inviti nelle trasmissioni televisive viaggiavano nel sottobosco dei direttori, vicedirettori, amici, amici di amici e funzionari Rai, ora arrivano direttamente dal più popolare dei social network. A lamentarsi dell’essere poco considerato da Bruno Vespa e dal suo Porta a Porta è Roberto Formigoni, governatore della regione italiana più ricca e più popolosa, che usa come pretesto una domanda inviatagli da una sua fan:
Caro Roberto, lo scorso 31 maggio Bruno Vespa ha giustificato il fatto di averti invitato a “Porta a Porta” una sola volta in 5 anni affermando che nella sua trasmissione privilegia personalità politiche nazionali piuttosto che presidenti di regione. Ho fatto una ricerca e ho visto che, da quando è presidente di regione, Roberto Cota è stato invitato 9 volte: 9 volte in un anno Cota, 1 volta in 5 anni Formigoni. Cosa ne pensi? Marina
L’attenta analisi di “Marina” scova l’imbroglio di Vespa: non è vero che invita personalità politiche nazionali, il leghista Cota, governatore del Piemonte, è un habitué dello studio di Porta a Porta. Formigoni cade dalle nuvole e risponde alla sua sostenitrice chiamando in causa il “direttore della terza Camera”:
Cara Marina, hai ragione tu: 9 volte in un anno a Cota, una volta in 5 anni Formigoni. In realtà, a tutti era suonata come incredibile la giustificazione addotta da Vespa e tu lo hai dimostrato inoppugnabilmente. Ora è Bruno Vespa che deve rispondere. Un mostro sacro della tv com’è lui, un grande maestro, ha il dovere della trasparenza. Spieghi dunque: c’è qualcuno che sceglie per lui o che gli impone dei vincoli? Non sente il direttore della “terza Camera” l’esigenza di garantire un equilibrio tra gli invitati della trasmissione? Ora una risposta è doverosa ed è dovuta non solo a noi, ma a tutti gli abbonati alla Rai tv che pagano il canone per avere trasmissioni equilibrate anche negli inviti e non per assistere silenziosi a esclusioni o a censure del tutto immotivate. Roberto
Come replicherà Vespa?