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Michele Santoro: salta il passaggio a La7?

L’AD Telecom Giovanni Stella non ha gradito le dichiarazioni alla stampa di Michele Santoro circa La7

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pubblicato 18 Giugno 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 05:36


Salta il passaggio di Michele Santoro a La7? Stando a quanto scrive oggi sul quotidiano “La Stampa” il giornalista Paolo Festuccia, l’ipotesi è probabile tanto che i rapporti si con l’emittente del gruppo Telecom si sarebbero di colpo raffreddati. Il motivo? Le dichiarazioni del giornalista circa le pressioni che il Governo farebbe all’emittente per non far fare campagna acquisti dalla tv pubblica.

Diciamo subito che la trattativa non si è definitivamente interrotta anche se si è pesantemente complicata. L’Ad di La7 Giovanni Stella, detto ‘er canaro’, non avrebbe gradito le parole di Santoro, ma quel che è peggio, è che neppure al presidente Telecom Franco Bernabè sarebbero piaciute le dichiarazioni dell’ex conduttore di Annozero e fresco conduttore di Tutti in piedi su una multipiattaforma che potrebbe precludere ad un nuovo Telesogno.

Già, proprio Telesogno che alcuni ricorderanno doveva essere il cosiddetto terzo polo che avrebbe avuto tra i fondatori anni fa Maurizio Costanzo e lo stesso Michele Santoro e che poi si è arenato. Ma cosa è successo tra il giornalista e La7 visto che sembrava tutto fatto ed Enrico Mentana direttore del TgLa7 e sponsor della venuta santoriana all’emittente Telecom si era spinto nel suo telegiornale annunciandone l’imminente arrivo?


La voce che circola a Roma in Corso Italia, quartier generale del presidente Telecom è che Bernabè non è Masi (inteso come l’ex dg Rai con il quale Santoro ha avuto più di uno scontro) e soprattutto non ama le chiacchiere, specie quando si è in trattativa. E inoltre:

“Non si accusa l’editore con il quale si pensa di poter lavorare di essere sotto schiaffo del Governo”.

La sensazione è che MicheleChi? l’abbia fatta fuori dal vaso, trattando La7 e i suoi dirigenti come ha fatto finora con la Rai. Ma La7 è privata e risponde ad un gruppo non ad un consiglio di amministrazione eletto dai partiti e soprattutto Stella non è uno da farsi mandare ‘affanbicchiere‘.

Insomma, i rapporti ora sarebbero freddi se non addirittura bloccati. Ma il giornalista de La Stampa presenta anche una curiosa ricostruzione che fa capire quanto in realtà il matrimonio sarebbe già abbastanza burrascoso sin dai primi incontri.

Fino all’8 giugno, tappa dell’ultimo incontro tra Stella e Santoro si pensava che fosse cosa fatta. Poi il giallo aperto dalle dichiarazioni del giornalista alla trasmissione “Un giorno da pecora” e infine la richiesta che il suddetto avrebbe chiesto di totale autonomia alla rete.

L’Ad di La7 avrebbe risposto affermativamente ad una autonomia, mettendo però in chiaro che:

“L’editore sono io, e quindi come faccio sempre, voglio vedere con congruo anticipo cosa per andare in onda visto che ne rispondo…”

E questo avrebbe messo lo stop, uno stop che stando a quanto trapela, potrebbe anche essere definitivo. Stella avrebbe detto: “Si può discutere di tutto, di questioni editoriali o di mercato, di autonomia o di ingaggio, ma non di timori per la campagna acquisti!“.

Cosa talmente risaputa che qualcuno avrebbe sussurrato che la boutade di Santoro sarebbe di fatto stato un test per vedere come avrebbe reagito il gruppo Telecom alla sua richiesta di totale autonomia. E, dopo quanto accaduto ieri con l’evento Tutti in piedi, dopo la voce che lo vorrebbe socio di Al Gore per salvare Current Tv, non è escluso che il famoso Telesogno sia proprio la prossima location di Michele Santoro.

Sempre che tutti non si rimangino tutto e nella giornata di presentazione dei palinsesti de La7, il 23 giugno, non appaia in cartella stampa anche il nome di MicheleChi. Ne sapremo di più la prossima settimana.

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