Pier Silvio Berlusconi: “Sky prende Simona Ventura? Sta raschiando il fondo del barile per qualche abbonato in più”
Conferenza stampa di Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset, a margine di Mediaset Night, la serata di gala per la presentazione del palinsesto di Canale5, Italia1, Retequattro e delle reti digitali free e pay
Una serata di gala con un red carpet funestato dalla pioggia il quinto appuntamento di Mediaset Night che si è tenuto il 29 giugno 2011 nel quartier generale del Biscione a Cologno Monzese. Tante le star presenti all’evento, condotto da Claudio Bisio e Paola Cortellesi con la presenza del padrone di casa Pier Silvio Berlusconi, realizzato come ogni anno per presentare i palinsesti autunnali di Canale 5, Italia 1, Retequattro, per annunciare l’arrivo di Italia 2 dal 4 luglio, la nascita di TgCom24, e le nuove offerte di Premium.
Allegro, entusiasta, per nulla preoccupato del calo della raccolta pubblicitaria (“noi caliamo meno del mercato“) o della sentenza sul Lodo Mondadori (“non avrà ripercussioni sul gruppo“), il ‘cognato di Pato’ (come simpaticamente lo ha etichettato Bisio) ha sciorinato durante la cena-spettacolo (intervallata da esibizioni dei comici di Zelig, dai ragazzi di Io Canto e dalle canzoni di Alessandra Amoroso ed Emma Marrone, queste ultime annunciate con grande soddisfazione da Maria De Filippi) le cifre del Gruppo Mediaset.
“La televisione italiana continua a crescere e ha sempre più presa sugli italiani. I telespettatori oggi sono 49 milioni nell’intera giornata e sono cresciuti di 1,6 milioni rispetto al 2007 data in cui ha preso il via la vera rivoluzione del digitale terrestre. In questo scenario è sempre la televisione generalista a fare la parte del leone: nei primi 6 mesi del 2011 le reti nazionali nel loro complesso hanno raggiunto il 73% nel totale di ascolto, nonostante una presenza vastissima di nuovi canali sia free che a pagamento”.
Pier Silvio ha tirato una stoccata a Sky sul recente acquisto di Simona Ventura e sugli investimenti che la tv satellitare di Murdoch sta effettuando sul campo dell’intrattenimento:
“Forse le mosse di Sky che va a fare intrattenimento dicono che sono arrivati a raschiare il barile per fare qualche abbonato in più. L’intrattenimento non è un genere in nessuna parte del mondo da tv a pagamento ma appartiene a quella free”.
Il figlio del premier ha ribadito ai moltissimi investitori pubblicitari presenti alla serata che Mediaset, “grazie a Canale 5, Italia 1 e Retequattro insieme ai canali free tematici ha più ascolto rispetto a quanto ne aveva nel 2007“.
“Lasciamo parlare i numeri. In quattro anni il nostro ascolto è cresciuto del 3,2% nelle 24 ore nonostante un aumento enorme della concorrenza. E a noi, televisione commerciale, interessa soprattutto essere primi sui target più pregiati. Sul pubblico più attratto dalle nuove tecnologie, il più difficile da raggiungere (15-34 anni), siamo a oltre il 45% di share nelle 24 ore contro il 28% della Rai. In questa fascia di età Canale 5 è prima e Italia 1 è seconda rete”.
Risultati che, come ha sottolineato il vicepresidente Mediaset, hanno consentito di mantenere invariato il forte investimento sul prodotto italiano:
“Con la crisi economica molti broadcaster stranieri per far quadrare i conti hanno abbassato il livello qualitativo e di investimento calando di ascolto. Mediaset ha fatto il contrario: nel 2011 investiremo oltre 1 miliardo e mezzo di Euro in prodotto italiano tra free e pay”.
Per quanto riguarda Premium:
“Siamo a 4 milioni 400 mila tessere attive, di cui 2 milioni di abbonamenti anche se 2 milioni di tessere prepagate il 30 giugno scadranno come sempre per motivi di sicurezza. Fino ad oggi abbiamo recuperato comunque tutti i clienti persi, il numero degli abbonamenti continua a salire e in termini di ricavi siamo saliti al 50% l’anno scorso e quest’anno stimiamo una crescita del 20% con un aumento degli abbonati di 300.000 unità solo negli ultimi sei mesi”.
Su Endemol:
“E’ un’azienda che va bene e anche quest’anno farà 150 milioni di euro di Ebit ma ha un problema di debito che dovrà risanare. Dal punto di vista Mediaset tutto è possibile, saremo molto razionali e decideremo al momento opportuno […] Endemol finora è stata gestita con logiche finanziarie e non industriali e noi non ci troviamo a nostro agio. Nel caso dovessimo rimanere in pista e in che percentuale, vorremmo giocare un ruolo più industriale. Ad oggi con il Consorzio formato da Goldman Sachs, Cyrte, una banca e un fondo non ci siamo riusciti”.
Sull’eventualità di una possibile crisi di Governo, Pier Silvio Berlusconi non è preoccupato nell’immediato anche se lo preoccupa che “l’ostilità montata in 17 anni in cui suo padre è in politica possa essere strumentalizzata anche nei confronti di Mediaset“, cosa che secondo lui “sarebbe veramente grave“, ma spera che “prevalga sempre il buon senso.”
Infine, per quanto riguarda i contenuti televisivi, sull’eventualità che il Grande Fratello possa essere trasmesso in differita Pier Silvio ha immediatamente fugato ogni dubbio (“Per noi un reality è un reality e io penso che debba essere in diretta“). Sulla possibilità poi di riprendere Michele Santoro ha concluso:
“Mi sarebbe piaciuto avere Floris perchè il suo programma sulle nostre reti sarebbe stato perfetto. Santoro non è un conduttore, fa ormai il politico, è bravissimo e fa ascolti pazzeschi, ma prenderlo da noi no”.