Enrico Mentana risponde a Michele Santoro
La lettera di Enrico Mentana a Michele Santoro
Caro Michele. Comincia così, la lettera che Enrico Mentana rivolge a Michele Santoro per rispondere alle sue esternazioni.
nella tua lettera aperta a me indirizzata dalle colonne del Fatto Quotidiano, dopo la rottura delle trattative per il tuo arrivo a La7, affermi che siamo «diversamente liberi». Non so cosa voglia dire: non abbiamo mai lavorato insieme, e per quanto mi riguarda so che la libertà non è mai relativa. Dirigo un telegiornale, non una struttura clandestina: e tutti quindi possono misurare la libertà di cui godo, e che mi sono presa attraverso la garanzia di risultati che porto all’editore.
Così, Enrico Mentana sul Corriere. Mentana ricorda di essersi mosso per favorire il passaggio di Santoro a La7. Di essere addirittura arrivato al punto di proporre a Stella – a.d. di Telecom Italia Media – di accollarsi la responsabilità editoriale dell’eventuale progetto di Santoro. Ricorda, infine, di aver chiesto alla sua stessa rete, attraverso il telegiornale che dirige, di chiarire pubblicamente le eventuali pressioni su Telecom per impedire il passaggio di Santoro. E chiude:
Resta un punto: la tua lettera agra, la tua polemica ricerca della diversità, confermano che certo non mi sono mosso in queste settimane per interessi di parrocchietta o di compagnucci. L’ho fatto proprio per amor di libertà, con l’idea che una rete libera possa ospitare tutte le voci di chi sa fare informazione. Certo non ne avrei tratto alcun vantaggio, se non quello di contribuire ancor di più a far crescere La7. Ci proverò lo stesso, insieme agli altri «diversamente liberi».