Stefano Disegni colpisce Telese e la ‘velina’ Luisella. Lei replica: “Mi difendo da sola”
Ricostruisci la polemica a mezzo stampa tra Disegni, Telese e la Costamagna per lo spot estivo di In onda
Non è la prima volta che il vignettista Stefano Disegni prende di mira una donna di spettacolo con fare misogino. Era già accaduto, con qualche plausibilità in più, in merito alle vallette “senza testa” di Sanremo 2011, Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez, con tanto di puntata dell’Arena dedicata. Riaccade oggi in una gustosissima polemica a mezzo stampa: nel mirino di Disegni è finita un’ingiusta vittima sacrificale come Luisella Costamagna, colpita in quanto co-conduttrice del programma In Onda con il suo “nemico” Luca Telese.
Disegni e Telese hanno dei trascorsi personali non esaltanti, per via di un conflitto di interessi giornalistico: il secondo è stato, infatti, rimosso con Corradi alla guida del Misfatto, inserto satirico domenicale del Fatto quotidiano, per lasciare spazio proprio a Disegni.
Dagospia cavalca da mesi la polemica tra i due, a colpi di botta e risposta editoriali. L’ultimo episodio risale a una recente vignetta di Disegni su Corriere Sette, che dileggia lo spot della versione estiva di In Onda. Il siparietto preso di mira è quello in cui Telese si addormenta in studio facendo un incubo: è in spiaggia e la Costamagna gli calpesta il castello di sabbia.
Disegni ha pensato così, nella sua vignetta, di ritrarre la Costamagna “popputa”, come una squinzia qualsiasi, e Telese con panza in vista che la tratta con fare discriminatorio e spocchioso. Pronta la risposta del giornalista sul suo blog:
“Considero la satira, anche quella che riguarda me, come la pioggia o il sole: quando si abbattono su di te, devi accettare quello che arriva come una fatalità, non puoi farci nulla. La cosa che però mi diverte è questa: dovendomi sfottere Stefano mi dipinge come un signorino “so-tutto-io” molto convinto della sua intelligenza (e decisamente gravato dalla sua panza). Ora, l’intelligenza effettivamente c’è, la panza purtroppo pure, che cosa potrei obiettare? Nulla: sono persino felice. Se non che, l’idea (molto carina) dello spot non è mia, purtroppo, ma del poliedrico Massimiliano Lenzi (non amo appropriarmi della creatività altrui). E poi c’è questo dettaglio: che volendo colpire me, Disegni se la piglia con Luisella attribuendole l’unico difetto che sicuramente non ha: il velinismo”.
A questo punto Telese difende Luisella in modo ambiguamente lusinghiero, lasciando comunque alludere a un rapporto non idilliaco tra i due:
“Luisella Costamagna ha la soavità di un carroarmato, Luisella per spegnerla quando fa le domande bisogna staccare la spina, Luisella – soprattutto quando la vedo scendere dallo scooter con il suo giubbotto di pelle – mi ricorda molto più una novella Terminator, che una qualche fanciulla dell’Olgettina. A Luisella si può dire tutto, tranne che non si sia fatta venti anni di televisione, che non abbia un curriculum voluminoso, che non porti splendidamente i suoi anni (non ha un filo di grasso e non so come faccia), che non venga da una bella gavetta e da esperienze professionali di primissimo piano da Santoro a Costanzo. E allora perché Disegni la deve raccontare come una bambola gonfiabile? Perché se uno è pigro, e se vuole attaccare una donna, quello è il cliché più facile. Se una ha la quarta di reggiseno chi mai ti romperà le scatole quando le dici che è una oca bambolona? D’altra parte Disegni ha questo tratto umano, e questa idea delle donne: ha fatto un programma con Bèlen (Stiamo tutti bene, ndr), e subito dopo la chiusura anticipata, per darle un calcetto dell’asino, l’ha presa per culo nella sua striscia con la stessa tecnica. Gli puoi dire qualcosa, forse? E il suo stile”.
Il resto è off-topic televisivo che vi lasciamo approfondire sul blog di Telese. A completare il quadretto degli scazzi è, in compenso, l’irresistibile replica di Luisella Costamagna sul sito Dagospia:
“Caro D’Agostino, mi trovo costretta a scriverti, trascinata mio malgrado nella bega tra Disegni e Telese, perchè i due fanno a gara di femminismo rinfacciandosi l’un l’altro di avermi fatto passare per velina. Consiglio a entrambi di trovarsi sotto casa e di darsele – privatamente – di santa ragione, e di non trasformare la suddetta bega in un dibattito sulla rappresentazione della donna nell’età contemporanea (questo sì è ridicolo). Quanto alla mia immagine – con buona pace di lor signori – ci penso da sola.
Saluti,
Luisella Costamagna”
E’ proprio quella che ha fatto la migliore figura.