Miss Italia 2011, le foto di nudo e Google Images
Le foto di Miss Italia 2011, i nudi, google images, il regolamento e le ipocrisie
Miss Italia 2011 – Allora. Dopo Alice Bellotto arriva Raffella Modugno.
Considerato il fatto che le finaliste aspiranti Miss Italia sono 233 e che, si presume, molte di loro avranno già lavorato facendo book di ogni genere – inclusi scatti di nudo cosiddetto artistico – sarà interessante scoprire quante altre ne spunteranno. Perché Google e Google Images sono lì, impietosi, a tenere traccia di tutto quel che è stato caricato sul web.
Quali sono, dunque, le possibilità per evitare che questa edizione di Miss Italia finisca “in caciara”. Vediamo: a monte, c’era la possibilità di utilizzare, per tutte le iscritte, il potente strumento Google Images. Non ci vuole molto: è sufficiente che i selezionatori di ogni evento siano muniti di una persona informaticamente pensante, di un computer e di una connessione a internet. Arrivano le candidate, per esempio, Alice Bellotto o Raffaella Modugno: si cercano nome+cognome su Google e su Google Images e, incredibile, si scopre in meno di due secondi (non è un eufemismo) che le due hanno posato nude. E quindi, in ottemperanza al regolamento, si potevano escludere dalla competizione. (*) Non ammetterle, insomma. Prima. Non dopo. Ma si sa, il dopo tira perché alimenta la polemica.
Solo che poi subentra un problema: e se una ragazza aspirante Miss Italia ha fatto foto nuda e non sono su internet e ci arriveranno dopo un’eventuale vittoria o partecipazione? E se durante le serate finali chi possedesse, ipoteticamente, queste foto le divulgasse sul web, per visibilità, o per scherzo, o per vendetta? Cosa accadrebbe?
Visto che le fanciulle aspiranti miss avranno ben posato, se vogliono fare le modelle, in intimo, con una guepiere o a seno al vento, be’, il regolamento di Miss Italia 2011 e il suo richiamo a una castità fotografica (abbastanza ipocrita, a pensarci bene) rivelano tutto il loro anacronismo. E il rischio che ci si debba preparare a una pletora di esclusioni web-based e di polemiche nude e crude è molto alto.
(*) Ah. Naturalmente, occorrerebbe, nel caso, anche procedere a identificazione e riconoscimento delle Miss. Perché alle immagini su Google si può attribuire qualsiasi nome. E fotoshop fa miracoli.