D’Alessandro: “Santoro e Ventura assenze pesanti, ma credo in Cabello e Facchinetti. Minoli e Paragone in prime time”
Tutte le novità sulla programmazione di RaiDue dall’autunno 2011
Come sarà la nuova RaiDue? A esporsi per la prima volta – in vie ufficiali – è il neodirettore Pasquale D’Alessandro. Dopo settimane di operoso silenzio, rilascia le sue prime dichiarazioni all’Ansa:
“Sarei ipocrita se non dicessi che mi dispiace non aver ritrovato Santoro e la Ventura, due assenze pesanti. Ma sono stato felicissimo di aver trovato Facchinetti e la Cabello. Li avrei scelti anch’io”.
Sul nuovo talent show Star Academy, in partenza martedì 27 settembre, dichiara:
“E’ il papà di tutti i talent, una sorta di Operazione trionfo riveduta e corretta, con esibizioni collettive ed eccellenti ospiti musicali, italiani e stranieri. Ne abbiamo posticipato la partenza perché con Endemol stiamo riflettendo sulla giuria, che avrà un ruolo diverso rispetto a X Factor”.
A Quelli che il calcio torna la regia di Paolo Beldì (”un omaggio alla tradizione”) e gli inviati negli stadi “non saranno solo vip, ma anche personaggi non noti”.
Se al posto di Annozero il giovedì sera ci sarà Criminal Minds, Rai2 non avrà più il talk show in prime time. Ecco le novità.
“L’informazione non è solo talk show e in prime time. Penso a una formula più elastica, con l’approfondimento di seconda serata che sbarca in prima nel caso in cui se ne avverta l’urgenza editoriale e intellettuale e l’azienda sia d’accordo, e a un nuovo spazio per i reportage”.
Paragone e Minoli in prime time
E così L’ultima parola di Gianluigi Paragone “esordirà il 16 settembre con uno speciale di prime time, che lancerà la nuova edizione”. Pronta al prime time anche La storia siamo noi:
“Ho trovato nella rete un cavallo di razza come Giovanni Minoli e gli ho chiesto di potenziare l’offerta esistente, in particolare la seconda serata del giovedì. Disponibili però ad approfondimenti di prime time che partano dalla realtà stringente e insieme guardino indietro”.
Per marzo-aprile 2012, D’Alessandro sta “ragionando con Sandro Ruotolo su un nuovo programma seriale di reportage di seconda serata”. Un progetto che potrebbe includere anche Santoro: “Non ci ho parlato. Ma non c’é nessuna preclusione”.
Numbers, l’economia in seconda serata. E un nuovo comic show
Sempre il prossimo anno, il lunedì in seconda serata, partirà Numbers, “un talk show di economia serio ma non pedante – promette – in cui i numeri, che non sono la verità assoluta ma sono incontrovertibili, faranno da spunto e da contraltare al dibattito”.
Nella RaiDue di D’Alessandro ci sarà spazio anche per “un nuovo programma comico: non la classica galleria di sketch alla Zelig, ma un progetto più scritto, che ironizzi sui vizi come l’ossessione per catastrofismo e complottismo”.
L’Isola dei Famosi? Forse sì, forse no
Non è chiaro se l’Isola dei famosi avrà un futuro: “Un’ultima edizione, autoironica e autocritica, non mi dispiacerebbe”, dice D’Alessandro. “Ne parleremo con la direzione Intrattenimento di Giancarlo Leone, tavolo qualificato di confronto”.
Voyager, Delitti rock
Tra le novità già annunciate per l’autunno, il nuovo ciclo di Voyager di Roberto Giacobbo, con il sottotitolo ‘Indagine’ (”avrà ancora maggiore scientificità”), Delitti rock con Massimo Ghini (”con una puntata in più su Amy Winehouse”).
Duel, un nuovo programma di Simona Ercolani
A fine novembre partirà il mercoledì in seconda serata “un nuovo progetto di Simona Ercolani che, con il linguaggio di Sfide, proporrà i ritratti dei nostri grandi anchorman, visti anche nei loro duelli celebri con colleghi e politici: da Santoro a Ferrara, da Vespa a Mentana a Floris. Come titolo mi piacerebbe ‘Duel’”.
Altri ‘regali di Natale’, “l’8 dicembre il concerto di Andrea Bocelli a Central Park e tre o quattro prime serate monografiche sui grandi della musica italiana e internazionale a cura di Giorgio Verdelli”.
Il daytime
Punti di forza del daytime restano I fatti vostri (”ho ringraziato Guardì al Tg2″) e Italia sul due (anticipato al 12 settembre) “che racconterà la realtà con ancora più attenzione ad evitare le morbosità della cronaca”. D’Alessandro non vuol sentir parlare di obiettivi di share:
“Cercherò di aderire il più possibile al target giovane della rete e di puntare alla qualità, che non è ‘di genere’ ma si annida ovunque”.
Quanto alla spaccatura del Cda sulla sua nomina:
“Non mi occupo di politica, non me ne sono mai occupato. Sono un dipendente della Rai, mi occupo di programmi televisivi e cerco di assolvere con impegno agli incarichi che mi vengono di volta in volta affidati”.