Corrado Formigli a Piazzapulita si gioca tutto
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Corrado Formigli racconta la sua Piazzapulita – ovvero la sua grande occasione su La7 – proprio nel giorno in cui si annuncia il progetto-web del suo mentore Michele Santoro. Che Formigli ha in qualche modo “abbandonato”. A Repubblica, il giornalista dice:
E’ doloroso staccarsi da una persona con cui hai lavorato anni. Santoro è stato il mio maestro. Come tutti i fatti dolorosi si consumano in maniera rapida, gli ho detto di quest’avventura mentre faceva gli scatoloni
Ora, secondo Dagospia, Santoro non l’avrebbe presa proprio bene e avrebbe detto ai suoi che se avessero seguito Formigli, con lui, Santoro, avrebbero chiuso. Ma per Formigli era oggettivamente un’occasione da non perdere:
Non posso non provarci. Si parla tanto del merito, a 43 anni ho fatto tutto dal punto di vista televisivo… Piazzapulita è un programma generazionale, io sono tra i più anziani. Gli autori, oltre a me, sono Vittorio Zincone, Alessandro Sortino e Mariano Cirino.
Un’avventura che però non dovrà ricalcare Annozero: pare infatti che l’a.d. Giovanni Stella abbia chiesto esplicitamente a Formigli di non replicare il programma del maestro. E lui non ci pensa neanche.
Anche perché l’esperienza in Rai si è chiusa non certo nel migliore dei modi:
Io fino al 24 agosto ero a disposizione, pagato dalla Rai, nessuno mi ha chiesto niente nel pieno dell’emergenza
Eppure, a giudicare dalla descrizione, qualcosa di Annozero è rimasta, in Piazzapulita: un’arena con pubblico, per far entrare in studio la realtà. In realtà, però, Formigli garantisce che sarà tutto diverso.
Non ci resta che stare a vedere. Il debutto è previsto per il giovedì (un giorno casuale?), 15 settembre, per la precisione.
Nel frattempo, non si può non notare come questo sia un appuntamento davvero importante, oltreché per il panorama dell’informazione italiana, anche per lo stesso Formigli: è proprio vero che si gioca tutto, perché molti fan santoriani potrebbero non gradire la fuoriuscita dell’allievo, che pure ha tutti i diritti di sottrarsi all’ala protettiva – ma ingombrante – del maestro.