Digitale terrestre. Che disastro – La protesta a Jesolo e San Donà, problemi in varie regioni
Tutti i travagli dello switchoff.
Lo switchoff è, probabilmente, uno dei pasticci televisivi all’italiana più divertente, se non fosse tragico. Dal beauty contest a delibere, sentenze e controsentenze che riguardano la numerazione dei canali, un groviglio di notizie, notiziole e altre amenità in cui è decisamente difficile districarsi.
In tutto ciò, ci sono anche i disservizi nel locale. Che sembrano poca cosa, ma che in realtà danno la misura della leggerezza e dell’impreparazione con cui l’Italia ha affrontato anche questa questione. E così, su La nuova Venezia si legge di un digitale terrestre di nuovo in tilt in certe località del Veneto.
Centinaia di famiglie protestano a San Donà e Jesolo e si dicono pronte a non pagare il canone. Mancata ricezione dei programmi, problemik di audio, quando non gli schermi del tutto privi di immagini.
Se a San Donà si protesta in ordine sparso, a Portogruaro, per esempio, c’è una vera e propria sollevazione popolare: a nulla è valso sostituire i decoder, risistemare le parabole, comprare televisori nuovi. E non è raro sentire, fra conversazioni quotidiane, di persone che non ricevono più La7, o che non vedono la Rai, o che non possono vedere la tv se c’è cattivo tempo perché il segnale è troppo disturbato. E nel frattempo sta per arrivare lo switch off anche per Liguria e Toscana. Per la cronaca, in Veneto lo switchoff è stato effettuato (ed è stato dato per compiuto, fra il 30 novembre e 10 dicembre 2010).
Nell’immagine a fianco, Il Sole 24 Ore ha mappato tutti i problemi che sono ufficialmente segnalati in merito alla ricezione del digitale terrestre. Come si può notare, sono inclusi anche Milano, ampie fette del Piemonte, la Valle d’Aosta, la Campania, il Veneto, appunto, la Valtellina, Rimini, Viterbo. E fra le regioni che hanno lo switchoff in vista si temono problemi analoghi in Liguria, Toscana e Sicilia.