Home Massimo Ghini conduttore di Delitti Rock: “Recitavo in inverno Shakespeare e in estate lavoravo nei villaggi. Lì ho conosciuto Fiorello”

Massimo Ghini conduttore di Delitti Rock: “Recitavo in inverno Shakespeare e in estate lavoravo nei villaggi. Lì ho conosciuto Fiorello”

L’attore, conduttore di Delitti Rock in onda dal 19 settembre su Rai 2 si racconta sul settimanale “Intimità”

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pubblicato 8 Settembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:50


A partire da lunedì 19 settembre in seconda serata su Rai 2 prenderà il via Delitti Rock, il programma co-prodotto da 3Zero2 di Piero Crispino e Mario Rasini insieme a Raidue, che cercherà di far luce sulle scomparse di grandi star quali Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison, Elvis Presley, John Lennon fino all’ultima Amy Winehouse, in circostanze ancora da chiarire. La serie tratterà di queste morti eccellenti recandosi nei luoghi dove hanno vissuto le rockstar (Londra, Parigi, New York, Memphis) proponendo al pubblico immagini di repertorio e interviste esclusive.

Il conduttore, come vi abbiamo anticipato, è Massimo Ghini che per una volta abbandona il suo ruolo di attore per calarsi come lui stesso dice in un’intervista al settimanale “Intimità” in quello del narratore. L’attore, che in questi giorni è sul set della fiction per Rai 1 Titanic e prossimamente a teatro, parla di questa sua nuova avventura, che dice di aver accettato proprio perchè appassionato di gialli soprattutto quelli che riguardano la storia recente del nostro Paese:

“Mi appassionano le storie legate a fatti di natura politica, Ustica, la strage di Piazza Fontana, quella di Bologna, che poi rappresentano la vergogna di un Paese che non riesce a dare risposte certe agli italiani. […] Alcune storie di cronaca nera non mi interessano più di tanto. I gialli rock sono di tutt’altra pasta e poi io sono cresciuto con quella musica lì, Jimi Hendrix ce l’ho nel cuore…”


Ghini poi parla della sua famiglia, del suo rapporto con l’attuale moglie Paola e i figli avuti da lei e dal precedente con l’attrice Nancy Brilli (“La famiglia allargata è bella da raccontare, ma poi nella realtà, per farla funzionare devi avere gli attributi altrimenti va tutto a rotoli” e di come è entrato a far parte del mondo dello spettacolo:

“D’inverno recitavo Skakespeare diretto da Strehler mentre d’estate mi riciclavo come animatore dei villaggi turistici.[…] E’ stato lì che ho conosciuto un tizio dal nome Rosario Fiorello. Lui era il capo animatore e io facevo il barista. Nessuno dei due, allora, poteva immaginare quali sorprese ci avrebbe riservato la vita…”

Piero Crispino e Mario Rasini - 3Zero2
Nell’intervista c’è anche spazio per un momento più intimistico quando l’attore parla dei suoi momenti difficili:

“Per me è un continuo rincorrersi di momenti no. […] Il mio è anche un mondo fatto di piccoli terribili cose, di odi di gelosie. Però cerco di non farne un dramma pensando a mio padre. Era un partigiano, un combattente, è morto giovane ma prima è stato deportato nel campo di concentramento a Mathausen. […] Lo cito spesso non perchè mi piace la parte del figlio dell’eroe ma perchè tutte le volte che penso a lui mi viene da chiedermi – Ma io in fin dei conti di che mi devo lamentare? […] Dei grandi premi che non mi hanno mai dato?”

In attesa di vederlo come detto nell’inedito ruolo di narratore in Delitti Rock, dopo 70 film e parecchie fiction per la televisione, Ghini conclude rivelando che quest’anno non farà parte del film di Natale:

“Dopo un quinquennio di film così rischiavo di diventare un impiegato del cinepanettone. E a me piace sparigliare”.

Rai 2