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Terra Nova: Steven Spielberg ci riprova coi dinosauri, da stasera su Fox

Su Fox (canale 111 di Sky) arriva Terra Nova, la serie tv preistorica di Steven Spielberg

pubblicato 4 Ottobre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 03:07


E’ un inizio di settimana tutto dedicato a Steven Spielberg, quello di Fox (canale 111 di Sky): se ieri si è conclusa la prima stagione di “Falling Skies”, stasera alle 21 (anticipato dall’anteprima del nuovo album dei Kasabian intitolato, non a caso, “Velociraptor!”) tocca a “Terra Nova”, la nuova attesa serie televisiva già chiacchierata per l’ampio uso di effetti speciali.

Fox proporrà l’appuntamento con la stessa formula con cui propone “Glee”: alle 21 andrà in onda l’episodio della settimana precedente, doppiato, mentre alle 21:50 toccherà all’episodio andato in onda il giorno prima in America, sottotitolato. Questa sera, però, gli orari saranno diversi: il primo episodio della serie, trasmesso da negli Stati Uniti la settimana scorsa, dura 90 minuti, motivo per cui per vedere il secondo episodio coi sottotitoli bisognerà aspettare le 22:45.

Creato da Kelly Marcel e Craig Silverstein, con showrunner Brannon Braga (“Star Trek”) e prodotto, appunto, da Spielberg, “Terra Nova” è sicuramente la serie di cui si è parlato di più quest’estate, forte dei nomi alle sue spalle e degli alti costi di produzione. Oltre dieci milioni di dollari per l’episodio pilota ed una media di 4 milioni di dollari a puntata (in tutto la prima stagione è composta da tredici episodi) non sono numeri comuni a tutti i telefilm, e “Terra Nova” non si candida ad essere uno show qualunque.

Terra Nova
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La serie punta ad unire azione, sentimento ed un forte messaggio ecologista ma anche di redenzione da parte dell’intera società consumistica, che sta lentamente affaticando la Terra, sempre più povera di risorse. La storia parte nel 2149, anno in cui il pianeta è in difficoltà: l’aria è inquinata al punto da dover indossare dei respiratori, la frutta è irreperibile, la sovrappopolazione è tale che il Governo americano ha deciso che ogni famiglia non deve essere composta da più di quattro componenti.

La violazione di questa regola porta Jim Shannon (Jason O’ Mara, “Life on Mars”), in prigione, lontano dalla moglie Elisabeth (Shelley Conn) e dai figli Josh (Landon Liboiron), Maddy (Naomi Scott) e Zoe (Alana Mansour). L’opportunità di riunirsi alla famiglia si presenterà quando Elisabeth, dottoressa, sarà chiamata a far parte della popolazione di Terra Nova, mondo preistorico di 85 milioni di anni fa (ma in un flusso diverso dal nostro) che è stato scoperto attraverso una sorta di porta temporale durante degli esperimenti nucleari.

Terra Nova è un mondo incontaminato, dove il sole brilla ancora, le piante garantiscono un’aria pulita e, soprattutto, dove gli umani possono ricominciare, senza ripetere gli errori del passato. Ma Terra Nova è anche un luogo dove bisogna convivere con gli esseri del passato stesso, i dinosauri, alcuni dei quali si riveleranno simpatici amici, altri, invece, saranno crudeli predatori da cui stare lontani.

La nuova avventura della famiglia Shannon, di cui seguiremo anche i tentativi di Jim di tornarne a farne parte, si inserisce nella scoperta di questo mondo, in cui gli abitanti seguono gli ordini del Comandante Nathaniel Taylor (Stephen Lang, “Avatar”), una delle prime persone ad essere arrivate su Terra Nova.

Ma i pericolo non sono costituiti solo dai dinosauri: la colonia umana deve affrontare anche un gruppo di ribelli, capitanato da Mira (Christine Adams), deciso ad ostacolare il lavoro di Taylor. Nel cast, troviamo anche Allison Miller nei panni di Skye, ragazza che aiuterà Josh ad ambientarsi, Mido Hamada in quelli di Guzman, a capo della sicurezza, e Rod Hallett, che sarà il Dr. Wallace.

A prima vista, “Terra Nova” sembra un tentativo da parte di Spielberg di portare in tv gli stessi dinosauri che abbiamo visto in “Jurassic Park” (ma il produttore non ha voluto girare alle Hawaii, dove era ambientato il film, per non dare la sensazione di già visto, preferendo l’Australia), calando la storia in un contesto post-apocalittico frutto del successo di “Avatar”. E sia dell’uno che dell’altro film vedremo molti spunti, tra ambientazioni e scene.

Un mix che ha richiesto grossi sforzi produttivi, sia durante le riprese che dopo, tanto che il pilot della serie, che sarebbe dovuto andare in onda in primavera, è slittato per permettere un miglior impegno nella post-produzione. Basterà, però, tutto questo clamore a rendere “Terra Nova” un successo? La prima puntata è stata seguita da 9,2 milioni di telespettatori (3.1 rat. 18-49 anni), numeri non bassi ma in media con i successi della rete. Un risultato non in linea con una serie definita evento e che avrebbe dovuto interessare un pubblico maggiore. Con la puntata in onda stanotte, la serie si gioca quasi il tutto per tutto: visti gli alti costi di realizzazione, è difficile pensare che la Fox si accontenti di questi numeri per uno show del genere.



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