Un’autentica fuga. I telespettatori del Tg1 di Minzolini, non parliamo propriamente di un pubblico di pericolosi sovversivi comunisti, fugge da RaiUno non appena finita l’edizione del telegiornale delle 20. L’obiettivo sembra proprio quello di evitare i cinque minuti del quotidiano monologo di Giuliano Ferrara. Stando a quanto rivelato da Il Fatto Quotidiano la rete prova (finalmente) a metterci una pezza spostando l’Elefantino e la sua scrivania rotante in coda all’edizione delle 13.30, lì dove con Beautiful Canale 5 già domina gli ascolti e c’è veramente poco da fare.
Insomma, Ferrara avrà diritto di far danni, ma almeno lontano dalla fascia oraria più pregiata. D’altra parte i dati parlano chiaro, basta guardare ieri sera come esempio, le cose vanno sempre così. Il Tg1 delle 20 vince sul Tg5 con 5.438.000 e il 22,65% (3 punti di share sopra al Tg di Mimun), si spengono le luci, parte Qui Radio Londra ed il crollo è netto: 4.332.000 telespettatori, share 16,54%.
Il fatto che il programma duri appena 5 minuti rende ancora più evidente il fastidio dei telespettatori che, subito dopo, tornano su RaiUno per seguire i Soliti ignoti di Fabrizio Frizzi che torna sui valori assoluti del Tg1 con 5.367.000 telespettatori e uno share 19,71%. Riuscire a far cambiare canale ad un milione di persone (sono tante, provate a metterle in fila) pur parlando soltanto 5 minuti è un record invidiabile. Si potrebbe semplicemente chiudere il programma, ma è evidente che Ferrara vada in onda grazie ad un logica che non ha nulla a che vedere con gli ascolti e il gradimento del pubblico, così l’unica soluzione praticabile diventa quella di spostarlo all’ora di pranzo. Un po’ come quando invece di pulire il pavimento si nasconde lo sporco sotto al tappeto del soggiorno: prima o poi verrà fuori e il cattivo odore resta ugualmente.