Baila! e il plagio: la vittoria di Milly Carlucci all’Arena – La sentenza
L’Arena celebra la vittoria di Milly Carlucci su Baila!
TvBlog ha avuto modo di prendere visione della sentenza con cui il Tribunale civile di Roma, Sezione prima, ha rigettato il reclamo di RTI e Endemol a proposito di Baila! (un piccolo estratto qui sopra) di cui vi abbiamo dato conto. E mentre L’Arena di Massimo Giletti celebra La vittoria di Milly (sic) mettiamo in evidenza gli elementi principali che emergono dalla sentenza.
Come potete notare dalla parte in rosso, il Tribunale ha ritenuto che nemmeno le modifiche apportate a Baila! per la messa in onda siano state sufficienti a differenziare sostanzialmente, nella percezione del pubblico, i due programmi. Cosa che, secondo i giudici, conferma la condotta plagiaria non solo sulla carta (questa è stata la difesa principale di Baila!) ma anche di fatto, e persino dopo le “modifiche”.
La sentenza indugia molto, nelle motivazioni, sui dettagli che rendevano i due programmi troppo simili, non solo sulla carta, sottolineando come:
la forma espressiva delle due opere sottoposte al vaglio – e visionate dal collegio – presenti notevolo somiglianze, con riferimento all’idea narrativa portante, con riferimento al mezzo espressivo utilizzato, con riferimento alla caratterizzazione dei personaggi, con riferimento alla sequenza degli eventi rilevanti, con riferimento alle finalità narrative, con riferimento alle immagini; che non siano presenti sostanziali differenze strutturali, narrative, operative, e che l’opera plagiaria non offra spunti o contenuti originali tali da differenziarla qualitativamente dalla plagiata.
E non finisce qui.
Il livello di dettaglio su cui si dipanano le motivazioni dei giudici prosegue prendendo in esame i meccanismi dei due programmi:
programma plagiario misura l’abilità dei concorrenti utilizzando lo stesso genere di ballo; utilizzando scenografie e costumi molto simili; utilizzando analoghi sistemi di selezione; proponendo una tipologia di personaggi ricorrenti anche nello spettacolo plagiato; utilizzando filmati che mostrano aspetti personali dei personaggi celebri e dei partecipanti; utilizzando ballerini esperti adusi a competizioni.
Quest’ultima parte, in particolare, l’avevamo messa in luce prima che iniziasse Baila!, con l’elenco dei concorrenti iscritti alla Federazione Internazionale della Danza.
La Carlucci e Ballando con le stelle ottengono dunque piena soddisfazione in tribunale. Perfettamente comprensibile che se la vogliano prendere anche in tv. Sperando, tuttavia, che con questo si metta definitivamente la parola fine a una storia che poteva tranquillamente essere evitata ma che, giustamente, segna una pietra miliare nella tutela dei lavori creativi in Italia.