Caterina Balivo: “Niente Isola, ma non mi sento disoccupata. Ammiro la De Filippi”
La conduttrice resta fedele alla Rai anche se l’ha epurata
I reietti hanno sempre un certo fascino. Ma Caterina Balivo, in particolare, è riuscita a fare dell’esilio televisivo un’ottima strategia di rilancio di immagine. Qualcuno criticherà – legittimamente – il fatto che abbia accostato la sua faccia a un libro sugli angeli, ma per l’ex regina delle Del Noce’s Angels il libro con con Craig Warwick è solo uno dei tanti progetti extra-tv a cui si dedica con passione.
Sfido chiunque a non restare colpito dalla sua nuova identità, divisa tra il look sfavillante delle più ambite serate mondane e quello genuino delle iniziative benefiche o, semplicemente, delle gite domenicali all’aria aperta. Entrambe le facce trapelano dal suo blog, che ne offre il ritratto di una giovane donna felice e positiva, nonostante tutto. Della serie, non di sola tv vive la conduttrice, che senza una trasmissione può riprendere in mano la propria vita privata e i propri interessi (come dovrebbe fare il teledipendente medio).
La Balivo, che ha esordito con una conduzione palesemente impacciata e provinciale, ha imparato il mestiere in onda, proponendo via via un suo stile personale: il settimanale Oggi l’ha efficacemente sintetizzato come un misto di misura e emotività. Mai troppo trash, ma neanche paludata e ipocrita, l’abbiamo vista affrontare i suoi talk show sempre con un guizzo di curiosità ed empatia.
Dopo il salto, vi proponiamo uno stralcio della sua intervista sul nuovo numero di Oggi, da cui traspare un personaggio che non si sente affatto sconfitto. Anzi, ora che è fuori dai giochi televisivi, è più forte e matura di prima.
Foto di TvBlog nel backstage di Festa Italiana con Caterina Balivo
Fare il terzo incomodo all’Italia sul Due? No, grazie
“Uno spazietto non mi basta più. Io lavoro in Rai da più di dieci anni. Ho studiato, mi sono impegnata con la mente e con il cuore per essere una brava conduttrice e credo di meritarmi uno spazio tutto mio”.
Meglio sparire nel pieno del successo
“Per Domenica In avevo un contratto già pronto. Sono stati i dirigenti Rai a decidere per me. Non ne faccio un dramma. Però non mi aspettavo di essere messa da parte dopo il successo dei miei programmi pomeridiani e di alcune prime serate andate bene come Dimmi la verità e Miss Italia nel mondo. E’ meglio sparire in pieno successo che dopo un flop”.
Ero scomoda: massimo risultato, minima spesa
“Per la mia sincerità sono un personaggio un po’ scomodo. In Italia se un giovane raggiunge un certo successo si scatenano le invidie, con la ricerca di chissà quale dietrologia. I miei programmi non hanno mai avuto un alto costo e io non sono tra le conduttrici più pagate”.
Niente Isola: non ho la sindrome della disoccupata
“Non ci sono trattative in corso per l’Isola. Non andrei nemmeno come naufraga perché mi piace troppo mangiare. Per ora resto in panchina. Non ho la sindrome della disoccupata, i disoccupati veri sono i ragazzi disperati per la mancanza di lavoro che scrivono sul mio blog”.
Ammiro la De Filippi
“Ammiro le donne di carattere come Maria De Filippi e non mi piacciono quelle che non ne hanno. Per non parlare di quelle, insopportabili, che si atteggiano da maestrine. Le vere professioniste lasciano sempre un vuoto. Il problema è che, spesso, quelle che non lo sono restano”.
Resto legata alla Rai, nonostante tutto
“Sono molto legata alla Rai, azienda in cui mi sono formata e ho realizzato tanti sogni. A trentuno anni non mi pare di cambiare rotta perché qualcuno vuole tarparmi le ali. Posso aspettare e ho fiducia in un futuro migliore nell’ambito dell’azienda. Certo, se la situazione di stallo non si sbloccasse, mi guarderei intorno.”
Sono contenta che si senta la mia mancanza
“Potrei dire che mi manca il mio pubblico, se non mi facesse sentire il suo affetto ogni giorno. Tante persone mi chiedono, dispiaciute, perché sono lontana dal video. Mi basta questo per capire che tutto quello che ho dato non è stato inutile”.