Amici, esibizioni interrotte come nella Buona Domenica di Costanzo
Garrison interrompe per due volte Yunieska. E la Di Michele stoppa Gerardo
La nuova formula di Amici sembra sopperire a tutte le lacune delle ultime edizioni. Troppo strapotere a discografici ed esterni? Torna la centralità dei professori. Troppa gratuità e personalismi nei giudizi dei docenti? Ognuno dichiara sin dal principio con chi schierarsi e il numero dispari alla X Factor restituisce equilibrio alle rivalse a due. Scarso coinvolgimento del pubblico? Ritorna il televoto e detta legge per la prima volta anche in daytime. Competizione tra i ragazzi sparita? Ritorna la sfida a squadre per la prima volta allargata a tre, con un maestro di canto e uno di ballo per ognuna.
Per ogni domanda gli autori hanno dato una risposta, riuscendo a far convivere per la prima volta Amici e X Factor grazie alla mediazione di Italia’s got talent. Peccato che, nell’apportare alla formula qualche novità qua e là, l’effetto pasticcio sia dietro l’angolo. Ad Amici succede sempre: laddove le macchine dei format internazionali sono oliate alla perfezione, nel talent di Canale5 la sbavatura non manca mai, conferendo al tutto un sapore di eterna artigianalità.
Succede, così, che si lanci – con molto ritardo – la grafica delle percentuali parziali, ma le percentuali non si vedono. Oppure Mara Maionchi si scusa con gli autori per essersi dimenticata di assegnare il cavallo di battaglia a un suo allievo.
La vera “stortura” di quest’anno, però, è una sola: l’esibizione interrotta. Ad Amici ci hanno ripreso gusto a divertirsi con i jingle, così da rendere più televisivo il meccanismo dell’esibizione. Peccato che a rimetterci sia la godibile fruizione della stessa da parte del telespettatore. Si dà il caso, infatti, che i docenti possano continuare a stoppare le esibizioni loro sgradite anche in diretta, come hanno fatto alle selezioni (che pure erano in differita e si prestavano alla ferocia usa e getta). Ognuno dei prof, non a caso, è ora invitato a ricorrere al buzz con buonsenso.
Giuseppe Giofrè – Amici 11
Garrison contro Yunieska
Così è stato, ad esempio, per Grazia Di Michele, che ha risparmiato a Gerardo di stonare senza pietà in un brano di Stevie Wonder. Diverso è il caso di Garrison, che oggi si è “letteralmente” gasato – testuali parole della De Filippi – nello stroncare senza pietà un’allieva. Trattasi, manco a dirlo, della cocca della Celentano Yuniesca, criticata da Garrison per la sua scarsa musicalità.
Il professore l’ha prima stoppata subito, perché aveva completamente sbagliato le piroette iniziali. A questo punto Cannito, che pure non è il suo mentore, ha premuto il tasto verde per consentire alla ragazza di riesibirsi in un tempo ragionevole.
Garrison, ignorando di non poter buzzare per la seconda volta dopo che un altro professore è intervenuto per smentirlo, si è di nuovo accanito con la ragazza. A questo punto la De Filippi l’ha fatta esibire per la terza volta ridendoci su.
Buona Domenica interruppe le esibizioni per una sola puntata
Al sottoscritto è subito venuto in mente il caso della prima puntata di Buona Domenica del 2005, che per la prima volta aveva i diritti delle partite di campionato e, dunque, la possibilità di collegarsi con gli stadi per l’annuncio dei gol. Tante le polemiche allora arrivate a Costanzo, che fu subito costretto a cambiare la formula. Rispolvero dal sito del Sorrisi e Canzoni Tv la critica di uno spettatore:
“Seguo Buona domenica da anni e adoro le trasmissioni di Maurizio Costanzo; tuttavia domenica scorsa ho notato con tristezza che, rispetto alle edizioni precedenti, il programma ha perso la sua qualità principale e cioè essere un programma di intrattenimento. Studio canto da tanti anni, e so che vuol dire preparare una canzone; poi mi ritrovo con i ragazzi di Amici che vengono interrotti continuamente da gol segnati, e la povera Orietta Berti che ha ricominciato a cantare 3 volte. Mi chiedo se sia poi così giusto. Quest’anno più che mai la tv ci sta dando prova di “battaglia aperta” tra le reti e noi telespettatori tutto ciò lo notiamo: si fa tv per il pubblico o per scavalcarsi l’un l’altro (parlo della battaglia Rai-Mediaset)?”.
La stessa critica potrebbe essere girata oggi ad Amici: passi la rivalità tra professori, ma se si assecondano tutti i loro capricci la ricerca di talenti diventa solo un pretesto per coccolarne l’ego. Insomma, l’emozione di una canzone o di un ballo non dovrebbe mai essere interrotta così ferocemente se si vuole capire davvero il potenziale artistico degli allievi.