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Rai – Garimberti protesta: “Azienda ostaggio della politica”

Il presidente della Rai dopo un Cda che rinvia le nomine già decise denuncia le manovre politiche che minaccia l’azienda

pubblicato 1 Dicembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 01:29


Tre nomine già decise e concordate con il Cda dal direttore generale Lorenza Lei: la direzione sviluppo strategico per Carlo Nardello, la direzione risorse televisive per Valerio Fiorespino e la vice direzione abbonamenti a Giancarlo Biacca. Niente che possa far scaldare più di tanto gli animi, ma nella seduta odierna il consiglio d’amministrazione prende tempo, chiede delle modifiche e alla fine induce la Lei a rinviare la questione. Secondo il presidente della Rai Paolo Garimberti si è trattato di una spudorata manovra politica per far capire che, anche se il governo è cambiato, il potere decisionale nella tv pubblica è ancora appannaggio della vecchia maggioranza.

Fino a ieri sera era tutto definito poi questa mattina la novità. E’ uno scandalo ed è avvenuto per ragioni eminentemente politiche: far capire che la ex maggioranza è ancora maggioranza nel Cda. E’ ora che lo spirito che sostiene il governo Monti entri anche nella Rai, una volta per tutte. Bisogna dire basta a questa politica politicante che continua a interferire nella vita dell’Azienda, bloccandone il funzionamento, in un momento delicatissimo in cui è in gioco il futuro della Rai e dei suoi dipendenti.

Alcuni giornali, su tutti Repubblica, alimentano il rumor secondo il quale i consiglieri d’amministrazione si sarebbero incontrati con tre big del centrodestra prima della riunione, Roberto Maroni, Paolo Romani e Maurizio Gasparri. L’idea è che la Rai è ancora lontana dal liberarsi di certi condizionamenti, ma siamo sicuri che il nuovo presidente del consiglio Monti abbia voglia e tempo per “sistemare” (come poi?) il problema?

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