Avanti un altro – bilancio del game show di successo di Paolo Bonolis. Donelli: “Una maratona trionfale che merita gioia e complimenti”
Il game show del preserale di Canale 5, partito in sordina, ha raggiunto e spesso superato nelle ultime settimane L’Eredità di Carlo Conti su Raiuno
Solo i cretini non cambiano idea, recita un vecchio adagio. E anche il sottoscritto in un certo senso deve recitare il mea culpa su Avanti un altro, indiscutibile ed ennesimo successo ideato da Paolo Bonolis con la complicità di uno dei suoi autori più fedeli, Marco Salvati sul quale io e perlomeno all’inizio pochi, avevano creduto. Contro ogni pronostico infatti, Paolino è riuscito in poco più due mesi a ridurre drasticamente il gap che esisteva tra il game di Canale 5 e L’Eredità di RaiUno, arrivando talvolta anche a superare quello che ancora oggi è un vero proprio colosso inattacabile del preserale.
Innanzitutto le cifre: da circa 3 milioni di telespettatori e il 17% del mese di settembre, stasera Avanti un altro chiude con un ascolto raggiunto di 4 milioni e mezzo e punte di oltre il 21%. Il record in termini di ascolto medio ha superato i 4 milioni ottocentomila (il 27 novembre) e in share il 22,28% registrato il 30 novembre. Ma il game show di Bonolis è stato una manna dal cielo soprattutto per Publitalia poichè come noto ormai i quiz sono seguiti da un pubblico maturo e non dai giovanissimi: invece, in controtendenza a tutto questo, nel target 15-24 ha sfiorato il 36% e nei 25-34 addirittura superato il 38%. Un successo indiscutibile quindi che da domani, nonostante Mediaset avesse più volte chiesto a Bonolis di proseguire almeno fino a fine dicembre, passerà la staffetta allo spettacolare “The Money Drop” condotto da Gerry Scotti, più quiz e meno varietà ma pur sempre diverso da quelli fin qui trasmessi (niente a che vedere con le atmosfere del Milionario per esempio).
Un successo quello di Paolino certificato non a caso dal direttore di Canale 5 Massimo Donelli che ha già annunciato la riconferma del game show il prossimo anno, rilasciando un comunicato dove tra l’altro ha ringraziato Bonolis al quale debbono andare solo “gioia e complimenti“: gioia per aver vinto una scommessa su cui pochi credevano e complimenti “per aver inventato e portato al successo un prodotto innovativo, capace di mixare alla perfezione game e show“.
Gli esordi di Avanti un altro però non sono stati idilliaci, tanto è vero che noi per primi da voci che ci erano giunte, avevamo addirittura messo in dubbio la conduzione di Bonolis si diceva non contento del prodotto realizzato durante la registrazione. Non solo: ci era arrivato all’epoca una segnalazione secondo cui sarebbe stato cancellato di lì a poco da Mediaset che non avrebbe gradito il prodotto. Ora non sappiamo se tutto ciò che abbiamo scritto, come spesso accade a chi fa questo lavoro, sia stato frutto della fantasia delle fonti (svariate va detto) che ci hanno riferito o se qualcosa di vero c’era, sta di fatto che il quiz a settembre è andato regolarmente in onda.
Ed è iniziato con molta attesa, preceduta anche da intermezzi innovativi di auto-promozione dello stesso Bonolis all’interno delle repliche di Ciao Darwin trasmesse durante tutta l’estate. Ma gli esordi, dicevamo, sono stati ardui tanto che, dopo la prima puntata la nostra Debora non trovava nulla di particolarmente originale nella prima parte mentre apprezzava la genialità del gioco finale con la risposta al contrario. Va detto che nel piccolo/grande microcosmo di TvBlog anche i nostri lettori avevano espresso le stesse considerazioni, definendo troppo ripetitiva la prima parte e straordinario il gioco finale, anche se ansiogeno. Gli ascolti di lì a poco erano abbastanza altalenanti, così Paolino con i suoi autori ha messo mano al programma rendendolo più dinamico e inserendo all’interno dei momenti di puro varietà. Avanti un altro si è così trasformato in una sorta di happening scardinando le atmosfere cupe dei quiz tradizionali grazie alla presenza di domande improbabili e di personaggi eccentrici e unici come la popputissima Bonas, il Vibrione, i cinesi Sing e Song, la sexy Supplente dei film anni’80 o L’Alieno, preso in prestito da una puntata di Ciao Darwin. Anche lo stesso Luca Laurenti che nella prima fase del programma era ridotto quasi a comparsa, è divenuto nuovamente protagonista di duetti irresistibili con Bonolis creando anche il tormentone “Ricordati che anche tu devi morire” ai primi posti su Itunes.
Una mutazione dunque, un vero e proprio varietà all’interno di un quiz dove la tensione del denaro si faceva sentire soprattutto nel gioco finale e dove durante la prima parte le domande attraverso le quali pescare il “pidigozzo” (altro termine coniato da Paolino) erano spesso inusuali e improbabili anche se pur sempre veritiere. Bonolis ha portato in Avanti un altro, che forse solo lui poteva condurre, se stesso: nel gioco c’è un po’ dei personaggi fuori dal comune di Ciao Darwin ma anche un pizzico di quell’Italiani che non andò molto bene per il sabato di Canale 5; c’è qualcosa dell’atmosfera del mitico Tira&Molla così come c’è qualcosa del rapporto tra conduttore e concorrente messo in evidenza in Affari Tuoi.
Stasera dunque si chiude, con grande dispiacere del sottoscritto che si è completamente ricreduto e anche dei nostri lettori: e chiude così con la puntata domenicale (altra idea geniale quella di differenziarla dal resto della settimana con veri e propri eventi come nel caso della partecipazione degli ex campioni dei quiz) il caravanserraglio di Avanti un altro, dando appuntamento alla prossima stagione televisiva. Da domani nella fascia preserale di Canale 5 tornerà un game dal format di grande successo in tutto il mondo, The Money Drop, di cui parleremo meglio prossimamente. Sarà difficile, ma non impossibile, ripetere gli eccellenti risultati di Bonolis, ma attendiamo la messa in onda della versione italiana di quello che doveva essere un quiz evento di prime time (con 4 puntate registrate a Colonia) per dare un giudizio. In attesa poi di rivedere un altro gioco nella stessa fascia (si dice condotto da Flavio Insinna anche se non sarà Still Standing) e di ritrovare Bonolis la prossima stagione autunnale. Sperando di non rimpiangere troppo l’atmosfera scanzonata e ridanciana che sarà difficile ritrovare in altri quiz.