Home Notizie Tg1 – Augusto Minzolini sulla sua (possibile) rimozione: «E’ una porcata»

Tg1 – Augusto Minzolini sulla sua (possibile) rimozione: «E’ una porcata»

Il direttore del Tg1 commenta ai microfoni di TgCom24 la proposta del d.g. Rai di rimuoverlo dalla direzione del Tg1.

pubblicato 10 Dicembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 01:17


Il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, ai microfoni di TgCom24, commenta a modo suo la proposta di Lorenza Lei di rimuoverlo dalla direzione della testata giornalistica di RaiUno in seguito al rinvio a giudizio per l’accusa di peculato:

Queste cose qui hanno i loro tempi, ma per me è una porcata, un rituale mediatico giudiziario a sfondo politico.

Poi, Minzolini prosegue entrando nel merito della questione, sempre secondo il suo punto di vista:

Spero che alla fine non sia complice chi ha denunciato tante volte operazioni di questo tipo. Non parlo di complotto ma ci sono meccanismi in questo Paese che sono paradossali. Senza ancora un primo grado di giudizio non si può fare nulla. È un meccanismo perverso.

Quindi, il quasi-ex-direttorissimo, racconta la sua versione dei fatti a proposito del suo benefit. E’ evidente che abbia deciso di difendersi con le unghie e con i denti:

Quando ho lasciato la collaborazione con Panorama mi è stata data una carta di credito che è stata chiamata di benefit compensativo, io ho sempre mandato le ricevuto ma a un certo punto mi hanno detto che quel benefit non era compatibile e avrei dovuto mettere nelle ricevute dei pranzi i nomi dei commensali. Dov’è finita la privacy? In ogni caso potevano dirmelo prima e mi sarei comportato di conseguenza. Indagando sulle procedure ho scoperto che esisteva una circolare del 2003 fatta dal DG Cattaneo che prevedeva di inserire i nomi ma nella prassi non veniva seguita. Io quindi devo pagare per non aver fatto una cosa che nessuno prima di me ha fatto.

Così fan (o han fatto) tutti, dunque, è la linea difensiva di Minzolini. La questione si risolverebbe in maniera semplice: se davvero qualcun altro prima di lui ha sostenuto spese analoghe con comportamenti analoghi (si parla di oltre 60mila euro) e se il direttore del Tg1 ne è a conoscenza, facesse i nomi e producesse le cifre. Così pagheranno tutti. O no? In ogni caso, per il momento, si dovrà attendere il pronunciamento del CdA Rai sulla proposta del direttore generale.