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Tutti pazzi per Martina Stella (che fa autocritica sul suo ruolo)

Elisa Trombetta in Tutti pazzi per amore è troppo sopra le righe per l’attrice toscana

pubblicato 18 Dicembre 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 01:05


Martina Stella, per tutta la sua carriera, si è presa troppo sul serio. Risultato? E’ arrivata a farsi dileggiare (alla perfezione) da una svaporata per contratto come Elena Santarelli. Poi la co-conduzione de Il più grande con Francesco Facchinetti è stata il colpo di grazia della sua credibilità artistica. E anche la fiction Tiberio Mitri con Luca Argentero, in cui lei interpreva la Miss al fianco del Campione, si è rivelata un flop.

Ma poi, tra le indignazioni preventive generali (“Ma come? La Stella rovina pure Tutti pazzi? Potevamo farne a a meno!”), succede che il suo personaggio strampalato, Elisa Trombetta, sia il nonsense più apprezzato della terza stagione. Lei era stata la prima a dirsi spaventata, in un’intervista a Gioia, di interpretare un ruolo così sopra le righe. Peccato che, invece, si sia rivelato più che azzeccato. Alessandra Comazzi, critica de La Stampa, è stata la prima a rendergliene merito:

“Ha finalmente trovato il suo ruolo: è una bravissima attrice comica. Ma brava brava, come direbbe la signora Italia di Panariello, tra lor toscani si intendono. Spiritosa, ironica. Perché le hanno fatto sempre fare parti imbronciate?”.

Peccato che, proprio ora che sono “tutti pazzi” per la Stella, lei è la prima a farsi sorprendentemente dell’autocritica. A intervistarla sulle pagine di Panorama è Raffaele Panizza, lo stesso che ha messo nei guai Morgan su Max ai tempi dello scandalo cocaina. Il giornalista, stavolta, esordisce il suo pezzo così:“E ora che qualcuno s’è accorto di lei è lei a non accorgersi di se stessa”.

La Stella, infatti, ammette l’inimmaginabile:


Tutti pazzi per amore 3
Tutti pazzi per amore 3
Tutti pazzi per amore 3
Tutti pazzi per amore 3
Tutti pazzi per amore 3

“Magari potessi diventare davvero un’interprete comica. Ho guardato due puntate e ho visto soltanto difetti, come al solito. Mi assalgono dubbi su quel fare così grottesco del mio personaggio, l’esasperazione dei colori, quell’abbandono totale. No so, sono piena di perplessità, nonostante la fiducia cieca che ripongo nella regista”.

E ai suoi detrattori per la prima volta risponde:

“Se in giro c’è ancora qualcuno che pensa che Martina Stella è una bionda svampita e sopra le righe, probabilmente è anche colpa mia. Ma sono sicura che, crescendo e sfiorendo, potrò acquistare finalmente maggiora verità. La mia strategia comincia a dare frutti. Cerco di apparire in pubblico il meno possibile. Evito di frequentare personaggi famosi, cerco di non partecipare alla feste. Tutto ciò che odora di pubbliche relazioni mi dà il voltastomaco. Voglio fermare un’emorragia di notizie e immagini lunga 10 anni”.

Riusciremo a ricrederci del tutto sul suo conto? La strada è ancora lunga. Per ora la Stella è impegnata tra Napoli e Frascati nelle riprese di una miniserie Rai sulla vita di Enrico Caruso: lei interpreta Rina Giacchetti, giovane livornese rifiutata dal cantante. La messa in onda è prevista per primavera 2012, dunque la visibilità in tv non le manca mentre il cinema sembra averla messa da parte:

“Ci sono registi anche molto importanti, che rifiutano persino di concedermi un provino. Ma poi mi ritrovo come al solito a farli, come una matta, con tutti. Mi becco un sacco di porte in faccia, con la certezza che la legge dei grandi numeri siede dalla mia parte. Alla fine qualcuno che mi prende c’è sempre, per forza”.

E questo “per forza” iniziare a ricreare dei dubbi… al sottoscritto.