Centovetrine: Pier Silvio Berlusconi apre uno spiraglio sul salvataggio della soap
In un’intervista a La Stampa il vicepresidente di Mediaset si dice fiducioso che la soap opera prodotta da MediaVivere possa continuare
In attesa della messa in onda in prima serata a partire da domenica prossima 22 gennaio 2012 su Canale 5, collocazione annunciata grazie alla partecipazione in veste di signorini buonasera degli attori protagonisti in tutte queste serate, per Centovetrine arriva la speranza di continuare ad andare in onda. La ‘promessa’ arriva da Pier Silvio Berlusconi che si starebbe prodigando in prima persona affinchè la soap opera prodotta da MediaVivere possa riprendere le registrazioni quanto prima.
Come noto a fine dicembre Centovetrine ha interrotto le riprese e i contratti degli oltre 300 lavoratori di San Giusto Canavese non sono stati rinnovati, nonostante le stesse maestranze avessero inviato al vicepresidente di Mediaset una lettera in cui gli chiedevano di non sospendere un prodotto italiano che funziona e che dà lavoro a molte persone. Oggi, in un’intervista a “La Stampa”, Pier Silvio si dice “fiducioso” che tutto si possa sistemare per il meglio.
“Un prodotto come Centovetrine in questo momento è un superlusso per una televisione commerciale. E’ vero che va bene ma ha costi altissimi per soli 20 minuti al giorno, insostenibili”.
Dunque, per far riprendere a girare la soap la soluzione sarebbe quella nuovamente di abbassare i costi, dopo il taglio delle esterne avvenuto 2 anni fa quando girò voce che Centovetrine fosse a rischio chiusura. Pier Silvio aggiunge:
“I produttori ci devono venire incontro. Per questo mi sto impegnando in prima persona per riuscire a proseguire”.
Va detto che la produzione della soap è a carico di MediaVivere, ossia una joint venture tra RTI-Mediaset ed Endemol Italia, quindi è evidente a chi si riferisca il vicepresidente Mediaset quando chiede ai produttori di “venire incontro” alle esigenze dell’azienda. Resta da capire se Endemol possa accettare quanto richiesto da Mediaset.
Se prima delle feste sembrava tutto perduto per Centovetrine (anche se va detto che il materiale girato consente di andare avanti almeno fino all’autunno 2012), Berlusconi jr. ammette che la mobilitazione di attori e registi ha rischiato di sortire l’effetto contrario:
“Hanno rischiato di complicare le cose“, ha concluso.