Il più grande reality di tutti i tempi? Le Presidenziali U.S.A. 2012
Nel video, l’ultimo dibattito in ordine di tempo per le presidenziali americane: la CNN trasmette il confronto fra i quattro candidati americani alle primarie.
U.S.A. 2012: la corsa alla Casa Bianca è iniziata con la lunga marcia delle primarie dei Repubblicani, che devono trovare un candidato da opporre al Presidente uscente Barack Obama. I colleghi di Polisblog ne danno un quadro puntuale, dai caucus in Iowa del 3 gennaio in poi.
Ma quel che interessa a noi è il lato televisivo. Ora, nel video qui sopra – con sottotitoli in inglese, quindi, ahinoi, comprensibile solo a chi mastica l’anglofono idioma – c’è l’ultimo dibattito trasmesso dalla CNN con i quattro candidati repubblicani rimasti in gioco: Mitt Romney, Newt Gingrich, Rick Santorum e Ron Paul.
Ed è qui che arriviamo all’inquietante spettacolarizzazione della politica, così come solo gli americani sanno fare.
Notate l’intro, con un Rvm di presentazione dei candidati che sembra una vera e propria introduzione alla puntata di un reality show. Notate lo studio spettacolare, il pubblico, la possibilità di fare domande attraverso Twitter e Facebook: nel video c’è tutto il gusto degli States per l’intrattenimento, la capacità americana di fare show in qualunque contesto. Ma attenzione, c’è un altro particolare.
E’ vero: i candidati, quando rispondono, sembrano degli showman, più che dei politici. E sono anche supportati dagli applausi del pubblico. Ma i giornalisti, be’, i giornalisti fanno domande.
E i candidati devono rispondere. E i dibattiti incidono molto sui risultati. Per esempio, nelle primarie del South Carolina, previste domani, 21 gennaio, Mitt Romney, che ha già vinto in Iowa e in New Hampshire, era dato per favorito fino a un paio di giorni fa. Poi però c’è stato il dibattito, nel quale Romney ha dato spesso risposte evasive e poco convincenti e ha subìto l’attacco di Newt Gingrich. Che oggi l’ha superato nei sondaggi.
Sia chiaro: non c’è alcun intendo di esaltazione, in tutto questo, perché il sistema ha le sue storture e aberrazioni. Semplicemente, è un tentativo di analizzare, mostrandola anche a chi non dovesse conoscerla – o parlandone con chi, come il sottoscritto, segue abitualmente a distanza gli appuntamenti elettorali negli States – una realtà completamente avulsa dalla nostra.
La televisione, lo spettacolo americani, raccontano anche la loro politica. In un modo in cui, in Italia, non siamo affatto abituati. Nel più grande reality di tutti i tempi. In cui, comunque, i giornalisti fanno domande.