Il Grande Fratello è nudo
Dopo la quattordicesima puntata, tutte le dinamiche possibili del Grande Fratello si esauriscono nell’autodistruzione del meccanismo.
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Aggiornamento: E’ doveroso pubblicare alcune righe di precisazioni, anche relativamente alla discussione emersa nei commenti. Rudolf, stando a quanto ci risulta non ha mai contattato il suo avvocato ma ha, invece, discusso delle clausole del contratto che aveva firmato (presumiamo a questo punto con qualcuno che si occupa del lato legale per quanto riguarda la produzione). Per questo in diretta si è parlato delle «penali». Il problema è che, evidentemente, la realtà “fenomenica”, quella che va oltre la semplice messa in scena televisiva, si è impadronita in qualche modo del programma e quindi tutta una serie di meccanismi, probabilmente troppo complessi per essere resi palesi, sono diventati parte integrante del programma stesso. Il che, purtroppo per chi ci lavora (è ovvio, e dispiace che qualcuno possa pensare il contrario, che la redazione di TvBlog non “tifa” affatto perché persone perdano il loro lavoro. Qui, se mai, si tifa per intrattenimento di qualità), conferma la sgradevole sensazione di un meccanismo fuori controllo. Quanto a Rudolf, presunto eroe antisistemico, è bene notare che qui non lo si è affatto esaltato (l’Italia fa in fretta a crearsi eroi così come a dimenticarli) ma che ci si è limitati ad augurargli – se questo è il suo desiderio – che ritrovi la sua vita là fuori. E’ stato un concorrente del reality, ha scelto spontaneamente di parteciparvi e di andarsene – qui la dinamica -, non c’è niente di eroico in tutto questo. Sarebbe bello, a questo punto, potersi confrontare, anche con addetti ai lavori, nel merito dell’essenza stessa del reality show e del fatto che, verosimilmente, si sia tirata troppo la corda. Perché se capitano episodi del genere vuol dire che c’è qualcosa che non va, e questo nessuno può negarlo.
Avrà anche “vinto la serata”, il Grande Fratello, ieri. Ma tempo addietro, con una puntata del genere, avrebbe fatto sfracelli. Invece, questa volta sale appena sopra i 4 milioni e rosicchia punti percentuale a una fiction in replica: per non vedere la crisi anche numerica bisognerebbe non voler guardare. E per non vedere la crisi di tutta la macchina produttiva, bisognerebbe non aver visto la puntata di ieri.
Oppure affidarsi alle ricostruzioni ufficiali di quanto accaduto in puntata, palesemente distanti mille miglia dalla realtà andata in onda e riprese – altrettanto paradossalmente – da molti media mainstream (che forse non hanno più giornalisti che guardano la tv). O ancora, esaltare una presunta reazione della conduttrice (che, semplicemente, non ce l’ha fatta più), o tributare un plauso al commento del commentatore, che dà la colpa alla “maleducazione”.
Ma la realtà è altrove. E raccontare in maniera distorta, edulcorata, fumettosa quel che è accaduto ieri sera in puntata, non può cancellar dalla memoria i fatti. E’ sufficiente confrontare le ricostruzioni edulcorate da ufficio stampa che si trovano un po’ ovunque con i racconti sul web (i nostri, per esempio), perché sia evidente che il Grande Fratello è nudo e che il sistema che lo supporta, omettendo e rigirando, è alle corde.
Qui ci ricordiamo bene cos’è successo ieri sera. E’ successo che un programma ha mostrato in diretta di essere completamente sfuggito di mano. E’ successo che una conduttrice ha dovuto dire a un concorrente – lo stesso che si era già lamentato dei montaggi dei filmati – che erano stati «molto buoni» con lui. E che non sanno più «come montare i filmati» per non offenderlo. Cosa vuol dire essere stati buoni? Cosa vuol dire non saper come montare? A chi dovrebbe importare se un concorrente di un reality show «si offende»? Se si monta quel che è successo, dov’è il problema? O forse il problema è nell’insinuare, a mezzo Rvm, dinamiche che in realtà non si verificano mai? Tutto questo non fa che dimostrare come la situazione sia fuori controllo.
Ieri è successo che le dinamiche del reality si sono palesate tutte nella maniera più sgradevole: si è rotta definitivamente la sospensione dell’incredulità (per quei pochi che ancora l’avevano sospesa) con uno svelamento dei meccanismi – che erano già evidenti ai più – che sa tanto di epitaffio. Perché dopo che le telecamere sbarellano, che la conduttrice sbotta perché non ne può più, che due si picchiano in studio (ma fuori onda, così manco lo puoi mandare e non fa share), non si può che dire che il Grande Fratello è nudo.
Grande Fratello 12 – Le foto della puntata del 23 gennaio 2012
Ieri è successo che un concorrente ha accusato la produzione e gli autori; che ha detto di aver contattato il proprio avvocato (cosa avrà detto, Rudolf, all’avvocato? E come mai c’è stato un contatto con un esterno? La situazione era così grave? E le minacce di cui ha parlato Rudolf, sono state effettivamente perpetrate? Il concorrente, solo un mese fa, aveva detto: «Io mi sto giocando la mia ragazza per sta grande stronzata»). Poi Rudolf se n’è andato, a riprendersi la sua vita là fuori (e ci auguriamo, dunque, di non vederlo in ospitate di sorta, e gli auguriamo di riprendersi la sua vita fuori). Ieri è successo che, per nascondere questo palese e imbarazzante fallimento, il commentatore del programma ha dato la colpa alla “maleducazione” dei concorrenti. Ma i concorrenti fanno parte di un cast, selezionato autorialmente. Quindi, ancora una volta, si tratta di un errore. Non della maleducazione dei concorrenti, selezionati da una specie di catalogo Postalmarket postmoderno. Non ci sono certo finiti per caso, i “maleducati”, nella casa. Non si “ribellano” per caso.
Qualcuno ha ipotizzato che tutto quel che è successo ieri possa essere stato architettato.
Be’, è estremamente improbabile, perché altrimenti non si correrebbe a cercare di edulcorare.
Ma se anche fosse, in quel caso, vorrebbe dire che per fare ascolti si deve architettare la propria autodistruzione.
Quel che è certo è che dopo la puntata di ieri io non avrei mai più il coraggio di prendere sul serio un programma che, per sua definizione e per avere un senso, si deve prendere sul serio. E un canale e una casa di produzione dovrebbero riflettere bene per capire se sia ancora il caso di puntarci su così tanto.