Le nove vite di Chloe King, su Deejay Tv la serie tv che imita (malissimo) Buffy
Su Deejay Tv, Le nove vite di Chloe King, la serie tv tratta dai libri di Liz Braswell in cui una ragazza scopre di appartenere ad una dinastia dotata di superpoteri
Il corso telefilmico di Deejay Tv parte da stasera, alle 21:30, con “Le nove vite di Chloe King”, la serie tv andata in onda la scorsa estate su Abc Family e composta da soli dieci episodi. Dopo questi, infatti, il network non ha rinnovato la serie.
Troppo bassi gli ascolti per uno show sulla carta promettente, tratto dai libri di Liz Braswell e con una mitologia che, se ben sviluppata, avrebbe potuto regalare molti più episodi. Protagonista della serie è Chloe (Skyler Samuels), ragazza introversa e con pochi amici che, nel giorno del suo sedicesimo compleanno, avverte uno strano cambiamento dentro di sè, tanto da convincere i suoi amici Amy (Grace Phipps) e Paul (Ki Hong Lee) a festeggiare in un locale alla moda.
Avrà così tutto inizio. L’eccessiva esuberanza della ragazza, infatti, non è dovuta tanto ai suoi anni, ma al fatto di aver raggiunto l’età che le permette di poter sviluppare i poteri della dinastia a cui apparteneva e di cui non era a conoscenza, i Mai. Discendenti della civiltà egizia praticante il culto di Bastet, divinità dalle sembianze di un gatto, i Mai sanno correre molto veloce, hanno una forza maggiore degli umani e possono sviluppare degli artigli molto affilati. Chloe dovrà imparare a convivere con queste doti giorno dopo giorno, nascondendole alla madre adottiva Meredith (Amy Pietz), che non vuole preoccupare, essendo ancora scossa per essere stata abbandonata dal marito anni prima.
Le nove vite di Chloe King
Le confidenze di Chloe, oltre che ai due amici, vanno a Jasmine (Alyssa Diaz) ed Alek (Benjamin Stone), ragazzi Mai che frequentano la sua stessa scuola e che diventano protettori della protagonista. Chloe, infatti, non è una Mai qualunque: è colei che libererà la sua dinastia dall’oppressione degli umani, in particolare da un gruppo di persone che perseguita i suoi simili da sempre.
Chloe non solo deve accettare questo compito e vivere una vita il più normale possibile, destreggiandosi tra scuola, famiglia ed il lavoro in una negozio di abbigliamento, ma dovrà anche affrontare i vari nemici che cercheranno di ucciderla…più volte. A renderla speciale rispetto agli altri Mai è la particolarità di avere, come i gatti, nove vite. Chi vorrà fare fuori Chloe la dovrà uccidere nove volte.
Ma a preoccupare la ragazza è anche la vita amorosa: i Mai e gli umani non possono avere storie, ed ovviamente Chloe intraprenderà una conoscenza con Brian (Grey Damon), ragazzo da cui la protagonista cercherà di stare lontana, anche se le riuscirà poco facile, visto anche che il padre di lui, Whitley (David S. Lee), sembra legato ai Mai…
Molte cose non vanno in questo telefilm, che cerca di catturare il pubblico giovane con una storia sì tratta da un libro scritto appositamente per loro (l’autrice si ispira al modo egizio essendo laureata in materia), ma che ha troppo richiamo ad una serie ormai storica, ovvero “Buffy”. Il tema della prescelta, della difficoltà di accettare sè stessi, di condividere le proprie esperienze con gli amici, ed ancora la storia d’amore impossibile, il cattivo di turno, le sdrammatizzazioni ad opera dei personaggi secondari: tutto già visto nella serie con Sarah Michelle Gellar.
Sebbene si possa considerare giusto prendere spunto da uno show cult per crearne un altro, in questo caso ci troviamo di fronte ad una copia riuscita male: la sceneggiatura non affascina come dovrebbe, la mitologia non offre nuovi spunti, i dialoghi sono banali ed il cast non riesce a coinvolgere.
Insomma, se “Le nove vite di Chloe King” fosse stato trattato in maniera diversa, puntando di più sull’introspezione dei personaggi e rendendoli meno macchiette, forse la serie si sarebbe potuta salvare. E nove vite, in tv, non bastano quando l’idea di base non convince.