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Maurizio Crozza a Ballarò del 7/02/2012 (Video)

La copertina satirica di Ballarò di Maurizio Crozza che si scatena contro il sindaco Alemanno e contro le ultime uscite di Monti e della Cancellieri.

7 Febbraio 2012 21:51

Non mancano gli argomenti a Maurizio Crozza per la sua consueta copertina satirica a Ballarò. La neve, caduta copiosa in tutta Italia, ha messo in evidenza le fragilità croniche del nostro paese, in particolare di Roma e del suo sindaco Gianni Alemanno che non è in grado di capire un bollettino meteorologico (e non possiede alle sue dipendenze tecnici in grado di farlo). Il comico genovese lo ringrazia per “l’indimenticabile notte bianca”, meglio di quelle del suo predecessore Walter Veltroni, e ironizza sull’ultima uscita su un misterioso complotto ordito dal Nord per “portare via le olimpiadi 2020 a Roma”.

Si tranquillizzi Alemanno, potrebbero assegnare alla nostra Capitale “quelle invernali”, a questo punto. Anche perché Roma è pronta ad affrontare questo genere di grandi eventi, e dopo la nevicata “al più tardi entro luglio riapriranno anche le scuole”. Crozza sottolinea anche il profluvio di esposizione mediatica al quale si è sottoposto il sindaco nel tentativo di confondere le acque per nascondere le sue responsabilità, condivisibile, e si preoccupa per le prossime previsioni che annunciano altra neve nel weekend, ma soprattutto “prevedono ancora Alemanno a Roma”.

Il finale del monologo è dedicato alle “minchiate tecniche” che ci sono state “richieste dall’Europa, altrimenti non vi riconosciamo più”. Il riferimento è alle uscite di Mario Monti sul posto fisso “noioso” e a quelle del ministro Cancellieri sui giovani che vorrebbero “il lavoro vicino a mamma e papà”. Crozza sottolinea ironicamente che il nostro ministro degli Interni forse si riferiva alla figlia della sua collega Fornero, professore nella stessa università nella quale insegnano “la mamma e il papà” e picchia duro:

La Cancellieri ha fatto il Prefetto per tutta la vita e ora fa il capo dei prefetti.

Più posto fisso di così, si muore.

Maurizio Crozza