#ricordiSanremo diventa TT – I ricordi del Festival su Twitter
L’amarcord del Festival passa attraverso il social network.
Ci vuole poco più di un’ora perché l’hashtag #ricordiSanremo, che abbiamo lanciato poco tempo fa, arrivi fra i TT italiani. Segno che, come dicevamo ricordando i primi 10 momenti indimenticabili del Festival, Sanremo è parte integrante dell’italica cultura anche online.
Fra le perle che ci vengono ricordate, c’è solamente l’imbarazzo della scelta. E così, per ringraziare i nostri followers e tutti coloro che stanno ancora partecipando al trend, ne abbiamo selezionate alcune – e ci sarà spazio anche per altri ricordi, non c’è dubbio – che vi proponiamo.
Fiorello 1995
C’è per esempio (con questo Tweet di Donatella), l’esibizione di Fiorello nel 1995 (conduceva Baudo con Anna Falchi, e Fiorello all’epoca stava con la Falchi, e nel giro dei beneinformati si rumoreggiava molto circa le loro performance notturne in albergo) in Finalmente tu, di Max Pezzali e Mauro Repetto.
Siamo donne, il bikini di Sabrina Salerno
Poi, il bikini di Sabrina Salerno, ce lo ricorda Igor. Si tratta, immaginiamo, dell’esibizione con Jo Squillo, Siamo donne (Sanremo 1991).
Presentavano quell’edizione Andrea Occhipinti ed Edwige Fenech (una conduzione pessima, paragonabile solamente al Sanremo dei “figli di”). Vinse Riccardo Cocciante con Se stiamo insieme; secondo Renato Zero con Spalle al muro (scritta da Mariella Nava) e terzo Marco Masini con una delle sue solite canzoni allegre: Perché lo fai.
Non mi chiedermi
In redazione abbiamo ricordato, fra le altre cose, una splendida Paola Cortellesi che, sul palco dell’Ariston, fra le altre cose, propone – con la partecipazione straordinaria di Frankie Hi Nrg, la hit Non mi chiedermi (testo di Rocco Tanica). Era il 2004, conduceva Simona Ventura, proprio con la Cortellesi, con Gene Gnocchi e con Maurizio Crozza.
I vincitori e il cavallo Totip
Laura ci ricorda che, negli anni in cui le votazioni per i brani si potevano esprimere attraverso il Totip, al vincitore veniva regalato anche il cavallo Totip.
Ecco un video che mostra un montage di un giovanissimo Eros Ramazzotti, che, ad un certo punto, alla domanda di un’intervistatrice, «Che cosa succede se vinci?», Eros risponde: «Mi hanno detto che danno i cavalli». Vinse proprio lui, come ricordavamo, con Adesso tu. E lo vediamo anche alle prese con un cavallo-Totip.
Situation
Nel 2003, la Gialappa’s Band imperversa con il tormentone Situation. Ce lo ricorda formulaunica con il suo Tweet. Conduceva un Pippo Baudo inizialmente frastornato dalla cosa. Il primo a dirlo è Sergio Cammariere che, lo spiegano gli stessi Gialappi, diceva sempre «Situation» nella vita vera. E quindi gli chiedono di dirlo pure sul palco dell’Ariston. Lui lo fa e si apre il delirio. Stanno tutti al gioco, anche nel dopofestival, anche la vincitrice delle nuove proposte, Dolcenera, pure la vincitrice Alexia e Alex Britti, che si classifica terzo. Alla fine cederà anche Baudo.
Elio e le Storie Tese
Infine, in molti (a partire da Elena), ci ricordano la straordinaria performance di Elio e le Storie Tese che, oltre al celeberrimo travestimento da Rockets, eseguirono in 55 secondi la loro La terra dei cachi: per regolamento, in una delle serate, i cantanti dovevano proporre solo un minuto del loro brano. Gli Elii, stratosferici come al solito, lo accelerarono per farcelo stare tutto. Un attonito Pippo Baudo disse a Elio: «Sei matto».
Era il 1996. E sulla vittoria finale di Ron (con Vorrei incontrarti fra cent’anni) ci furono mille dubbi. Durante una puntata di Striscia la notizia, una battuta nonsense di Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti fu spiegata successivamente. La battuta era, come riporta wikipedia, relativa al fatto che
avevano visto la Fumetto, Banfi e il maestro Tempera a cena insieme). Venne spiegata il lunedì successivo: I nomi dei protagonisti sono Rosa, Lino, Vince, e infatti Ron si chiama Rosalino Cellamare.
A parte il fatto che bisognerebbe verificare se fossero state fatte altre battute da “interpretare”, per altri favoriti, in ogni caso fu aperta un’indagine perché si disse che La terra dei cachi, che vinse il premio della critica, avesse vinto. E che i voti fossero stati truccati. Forse dallo stesso Baudo. Dell’indagine – si veda il Corriere della Sera – non si sa più nulla.